Mi rivolgo agli uffici Telecom – attraverso gli account chi mi sono stati indicati dal Servizio Clienti del 187 – per sollecitare un intervento definitivo e risolutore di un disservizio che da tempo affligge molti degli abitanti di Mascioni nel comune di Campotosto.

Prendo spunto, per questo, un appello-denuncia che qualche settimana fa era stato pubblicamente lanciato sulla stampa da Giusi Fonzi per l’assurdo disagio subito dalla signora Clara, una donna di 75 anni che vive sola in paese.

Clara – scriveva Giusi – nella sua casa riesce ad agganciare il segnale del suo cellulare alla rete Tim solo salendo al secondo piano, nella zona notte. Da qualche mese, però, la signora è costretta a dormire al primo piano da problemi di salute che le impediscono di fare le scale. La conseguenza è il completo isolamento dal mondo, dai servizi, dai soccorsi e da sua figlia che vive all’Aquila, proprio nel momento di maggiore difficoltà per lei. Una situazione che getta nell’ansia l’intera famiglia residente fuori da Campotosto. Inoltre la signora Clara ha un telefono fisso su cui paga una regolare bolletta, ma anche questo, da mesi non funziona.

Giusto l’altro ieri, sabato, una squadra di tecnici Telecom è salita in paese e per quella giornata il telefono fisso è tornato funzionante, salvo…tornare muto già da ieri, domenica.

Una situazione di isolamento insostenibile, un problema diffuso e generalizzato, che investe molte altre utenze in tante zone del paese e del lago dove i cellulari di fatto non funzionano.

Bisogna garantire il funzionamento di centraline e ripetitori per la copertura telefonica dell’intera area: non c’è calcolo di mercato che possa giustificare una tale indifferenza aziendale e la mancata copertura di un’area che – oltre al sacrosanto diritto dei coraggiosi e resistenti abitanti – ospita, soprattutto in estate, tanti visitatori, campeggiatori e turisti.

Prima ancora degli ambiziosi progetti di rinascita dei borghi con il PNRR, di sostenibilità ambientale, di turismo verde, di rilancio delle zone montane, ecc. bisogna garantire un servizio minimo, essenziale di comunicazione, innanzitutto per ragioni di sicurezza, di salute, di socialità.

Chiedo alla Telecom di intervenire subito e definitivamente.

Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci