Chi ha bisogno di sei pagine (scritte sotto dettatura) per giustificare le proprie scelte, vuol dire o che ha la coscienza sporca o che spera di prendere in giro Sindaci, imprese, sindacati e cittadini con un profluvio di parole.

A Marsilio, che sulla Carta degli Aiuti si arrampica sugli specchi, si può rispondere in modo semplice e breve.

  • Si prenda le sue responsabilità senza scaricarle su “orientamenti europei, analisi di gruppi di lavoro, osservazioni del Governo…” Se così fosse perché le altre Regioni hanno potuto inserire nelle loro Carte degli Aiuti tutti i Comuni del cratere?
  • Nella precedente programmazione la Zona Economica Speciale non era compresa perché la Carta degli Aiuti fu approvata a fine 2014 e la ZES è stata approvata nel 2018. È grottesco che Marsilio lo ignori.
  • Per illudere e ingannare i Comuni del Cratere si dice in sostanza “vi spetterà comunque il 30% del Fondo Complementare”. Non è vero: è una indicazione, non una prescrizione. Di fatto i territori delle vicine regioni che attireranno più investimenti (soprattutto quelli per Bandi superiori a 1,5 e a 20 milioni di €) assorbiranno più velocemente e maggiormente le risorse disponibili. E l’Abruzzo sarà penalizzato.
  • Peggio ancora, Marsilio aggiunge: faremo la revisione della Carta a metà del 2023. Illusione: si conosce la scadenza dei Bandi del PNRR? Si capisce che a quel punto sarà troppo tardi per poter competere? Quando e se sarà fatta la revisione, quei soldi non ci saranno più.
  • Infine, lanciando la sfida, il nostro chiede: chi volete escludere? Glielo diremo, Marsilio, stia tranquillo: apriamo immediatamente un Tavolo di confronto e vedrà la serietà e la coerenza delle nostre proposte.

In realtà, con un plafond di 720.000 abitanti si potevano inserire la ZES, l’Area di Crisi Complessa, i Crateri e altri Comuni ancora. Perché a Marsilio sfugge, ma ci sono serie proposte di investimento a Poggio Picenze, Pizzoli, Torre de’ Passeri, Pietracamela, Montorio al Vomano e altrove se ci fosse una adeguata promozione industriale.

L’esperienza ci dice che con la precedente programmazione nei Comuni del Cratere – tra cui Bussi e Scoppito – si realizzarono quattro (4) Contratti di Sviluppo, un (1) Accordo di Innovazione e molti progetti con la L. 181.

Nulla si realizzò nelle altre aree comprese nella Carta degli Aiuti. Perché? Perché nel cratere c’erano i fondi per la ricostruzione: e questo dimostra che la vera strategia è combinare le agevolazioni di Stato con la disponibilità di risorse del PNRR. Cosa che per pigrizia, ignoranza o convenienza elettorale, Marsilio non ha voluto fare.

 

P.S. Invieremo la lettera di Marsilio ai suoi colleghi: il Presidente delle Marche, Francesco Acquaroli (suo collega di partito ed esperto di finanza), alla Presidente dell’Umbria, Donatella Tesei e al suo presidente regionale, Nicola Zingaretti i quali – evidentemente tratti in inganno dall’Europa e sicuramente meno furbi e meno esperti di Marsilio – hanno inserito nelle loro Carte degli Aiuti l’insieme dei Comuni del cratere.

 

I consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci, Silvio Paolucci, Americo Di Benedetto, Dino Pepe, Marianna Scoccia, Sandro Mariani, Antonio Blasioli