“Capigruppo, state sereni. Devo aver turbato assai la tranquillità natalizia della amministrazione aquilana se i capigruppo di Biondi in Comune, dopo aver saputo della mia disponibilità alla candidatura a Sindaca dell’Aquila – hanno ritenuto di sfornare uno sgangherato comunicato a cui sono tenuta a replicare. Poiché conosco alcuni dei capigruppo firmatari del documento come persone perbene, mi meraviglio del tono e del contenuto. Sul tono. Nella stesura si avverte l’astio e l’ombra di antiche frustrazioni ed insuccessi. Dicono di aspettarmi sul campo, per sconfiggermi come quando mi candidai alle provinciali del 2010. Ma Magari!!!! Ci metterei la firma a quel risultato che rammento agli astiosi. Persi in Marsica, ma nel Comune dell’Aquila stravinsi con questi numeri: 52,39% Aq 1, 58,12 % Aq2, 59,22 % Aq3, 65,36% Aq4, 61,87% Rocca di Mezzo e frazione di Paganica, 65,87% Tornimparte e frazione di Sassa. Mossa avventata citare quelle elezioni provinciali che nel Comune dell’Aquila furono uno straordinario risultato in tutti i collegi. In quella difficile competizione, a pochi mesi dal terremoto e caratterizzata dalle 25 presenze di Berlusconi ad Aq, nel Comune dell’Aquila, presi una percentuale di voti che mai nessuno ha preso ad un primo turno e da allora, vorrei far notare ai capigruppo, ho continuato a L’Aquila a vincere sempre, in qualsiasi competizione mi sia cimentata a differenza di qualcuno dei firmatari del comunicato che se non ricordo male, pur candidatosi a Sindaco e parlamentare non ha ottenuto né l’uno né l’altro risultato. Magari un po’ più di umiltà e di memoria non guasterebbe a chi “mi aspetta al varco”, linguaggio più consono a bulletti vendicativi. Quindi suggerisco garbo e meno propaganda. Gli aquilani e le aquilane non hanno anelli al naso e sanno su chi hanno sempre potuto contare
Sul merito. L’elenco delle cose fatte è in gran parte l’elenco di scelte dei governi Conte e Draghi di cui Biondi ed il suo partito sono fermi oppositori. Le stabilizzazioni? Governo Conte. La scuola dei Vvff? Governo Conte. Il fondo di 1.780 milioni? Governo Conte. La scuola nazionale della Pa per tecnici dell’emergenza ed il Entro nazionale per il servizio civile universale andranno al Progetto case? Dove? Con quali procedure? Scrivono di aver inaugurato due scuole, verissimo ma erano le due scuole ricostruite dalla precedente amministrazione.
> Hanno solo inaugurato quanto già fatto da altri, sulle restanti nessun cantiere e tanto disordine nonostante i poteri in deroga, 200 ordinanze fatte per le 8 scuole citate, fanno una media di 25 ordinanze ognuna e non è partito nulla: senza poteri in deroga e senza ordinanze ne furono ricostruite due.
Sulle scuole un disastro, non rammaricatevi quindi se uso la parola incapaci.
Oggi l’amministrazione ha soldi, deroghe e poteri di ordinanza come mai accaduto in precedenza, neppure con le famose OPCM della ricostruzione; i piccoli comuni in questi anni hanno fatto miracoli. Avremo modo di parlare di ognuna di esse, di come ogni scelta che governo e parlamento hanno fatto in questi anni è ritardata nella esecuzione dalle incertezze, dalla mancanza di atti da adottare.
L’elenco fatto dai capigruppo è in gran parte l’esito del mio lavoro parlamentare: comodo avere persone a Roma che in questi anni hanno operato a testa bassa per portare risorse ed iniziative. Ho dato la mia disponibilità ad una eventuale candidatura per una ampia coalizione democratica e progressista, il mio gesto d’amore è stato apprezzato da molte persone anche di destra. Un gesto di umiltà e di messa a servizio della città che rafforza la coalizione che può disporre di più personalità e di più energie. La destra non può che candidare Biondi (che non vede l’ora di scappare alla regione o al Parlamento) anche se proprio dai capigruppo che firmano il comunicato in questi anni ne abbiamo sentite di tutti i colori verso l’esecutivo. Io in confronto sono stata una gentildonna. Ho in questi anni fatto una splendido percorso politico di grandi successi e importanti ruoli. Non avrei bisogno di fare il sindaco per fare carriera, per farmi bella davanti a qualche leader politico, per poi andare in regione o in parlamento. In regione ed in parlamento ci sono già stata e non userei mai la mia amata città per una scalata di potere, ma al contrario – in piena esaltante attività parlamentare – ho messo al servizio dell’Aquila tutta la mia forza a Roma, tutte le mie relazioni nazionali ed europee, tutti i rapporti con l’alta burocrazia di stato, con sindaci delle altre città d’Italia da Roma a Milano a Firenze per portare L’Aquila dentro una rete di città importanti. Capigruppo, vi siete urtati che io abbia usato la parola incapaci, la stessa che avete usato voi in tante occasioni: quando Biondi sospese gli assessori della Lega, quando De Matteis insultava la assessora Mannetti, quando il sindaco defenestrava le assessore. Non fate i permalosi e misuratevi sulle tante cose non fatte; quale parola avrei dovuto usare per una amministrazione che tiene in ostaggio la città non ricostruita in molte parti, con esempi di mala amministrazione come la piscina di Verdeacqua, l’abbandono delle frazioni e dei quartieri, la desolazione dei progetti case, l’erba alta che aggredisce i centri storici delle frazioni, la compiacenza verso la mortificazione da parte della regione delle nostre strutture sanitarie e l’eccellenza dell’ospedale. E tanto altro, si tanto altro, purtroppo”: così la deputata Stefania Pezzopane replica all’attacco ricevuto dai capigruppo della destra al Comune dell’Aquila.
Sul merito. L’elenco delle cose fatte è in gran parte l’elenco di scelte dei governi Conte e Draghi di cui Biondi ed il suo partito sono fermi oppositori. Le stabilizzazioni? Governo Conte. La scuola dei Vvff? Governo Conte. Il fondo di 1.780 milioni? Governo Conte. La scuola nazionale della Pa per tecnici dell’emergenza ed il Entro nazionale per il servizio civile universale andranno al Progetto case? Dove? Con quali procedure? Scrivono di aver inaugurato due scuole, verissimo ma erano le due scuole ricostruite dalla precedente amministrazione.
> Hanno solo inaugurato quanto già fatto da altri, sulle restanti nessun cantiere e tanto disordine nonostante i poteri in deroga, 200 ordinanze fatte per le 8 scuole citate, fanno una media di 25 ordinanze ognuna e non è partito nulla: senza poteri in deroga e senza ordinanze ne furono ricostruite due.
Sulle scuole un disastro, non rammaricatevi quindi se uso la parola incapaci.
Oggi l’amministrazione ha soldi, deroghe e poteri di ordinanza come mai accaduto in precedenza, neppure con le famose OPCM della ricostruzione; i piccoli comuni in questi anni hanno fatto miracoli. Avremo modo di parlare di ognuna di esse, di come ogni scelta che governo e parlamento hanno fatto in questi anni è ritardata nella esecuzione dalle incertezze, dalla mancanza di atti da adottare.
L’elenco fatto dai capigruppo è in gran parte l’esito del mio lavoro parlamentare: comodo avere persone a Roma che in questi anni hanno operato a testa bassa per portare risorse ed iniziative. Ho dato la mia disponibilità ad una eventuale candidatura per una ampia coalizione democratica e progressista, il mio gesto d’amore è stato apprezzato da molte persone anche di destra. Un gesto di umiltà e di messa a servizio della città che rafforza la coalizione che può disporre di più personalità e di più energie. La destra non può che candidare Biondi (che non vede l’ora di scappare alla regione o al Parlamento) anche se proprio dai capigruppo che firmano il comunicato in questi anni ne abbiamo sentite di tutti i colori verso l’esecutivo. Io in confronto sono stata una gentildonna. Ho in questi anni fatto una splendido percorso politico di grandi successi e importanti ruoli. Non avrei bisogno di fare il sindaco per fare carriera, per farmi bella davanti a qualche leader politico, per poi andare in regione o in parlamento. In regione ed in parlamento ci sono già stata e non userei mai la mia amata città per una scalata di potere, ma al contrario – in piena esaltante attività parlamentare – ho messo al servizio dell’Aquila tutta la mia forza a Roma, tutte le mie relazioni nazionali ed europee, tutti i rapporti con l’alta burocrazia di stato, con sindaci delle altre città d’Italia da Roma a Milano a Firenze per portare L’Aquila dentro una rete di città importanti. Capigruppo, vi siete urtati che io abbia usato la parola incapaci, la stessa che avete usato voi in tante occasioni: quando Biondi sospese gli assessori della Lega, quando De Matteis insultava la assessora Mannetti, quando il sindaco defenestrava le assessore. Non fate i permalosi e misuratevi sulle tante cose non fatte; quale parola avrei dovuto usare per una amministrazione che tiene in ostaggio la città non ricostruita in molte parti, con esempi di mala amministrazione come la piscina di Verdeacqua, l’abbandono delle frazioni e dei quartieri, la desolazione dei progetti case, l’erba alta che aggredisce i centri storici delle frazioni, la compiacenza verso la mortificazione da parte della regione delle nostre strutture sanitarie e l’eccellenza dell’ospedale. E tanto altro, si tanto altro, purtroppo”: così la deputata Stefania Pezzopane replica all’attacco ricevuto dai capigruppo della destra al Comune dell’Aquila.