“Il futuro della Asp 1 di Teramo è quanto mai incerto e, ad aggravare le cose, è indubbiamente l’atteggiamento della Regione Abruzzo che a quanto pare non sembra avere le idee chiare di come affrontare e risolvere le questioni in campo che riguardano l’Azienda per i servizi alla persona” questo è quanto afferma il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd Dino Pepe che rende noto l’esito della discussione in Consiglio Regionale relativamente alla grave situazione della Asp 1 di Teramo.
“Una risposta del tutto insoddisfacente e piena di troppe indecisioni quella che l’Assessore Pietro Quaresimale ha rivolto alla mia interpellanza, dove, in maniera puntuale, ho chiesto di conoscere sia la situazione economia finanziaria della azienda che l’indirizzo politico del governo regionale circa le iniziative da assumere per prevederne un rilancio ed ancora, se, come anche richiesto dalle segreterie provinciali dei sindacati, sussistono i presupposti per esercitare i poteri sostitutivi previsti della legge, ovvero il commissariamento” prosegue Pepe.
“Purtroppo alle mie domande non è arrivata nessuna risposta chiara, sappiamo che la situazione è difficile: i cento posti letto accreditati durate la passata legislatura, utili a dare l’operatività necessaria con l’autorizzazione da residenza per anziani a residenza protetta, non sono stati ancora resi disponibili e, ad aggravare le cose nelle ultime settimane, inoltre, sono arrivate anche le dimissioni di un componete del Cda” spiega il Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico. “La situazione debitoria è sempre più grave, infatti, da quanto risulta, ci sono difficoltà nel pagare stipendi e creditori e dei fondi stanziati nello scorso anno nulla o poco è arrivato nelle casse della società”.
“L’Assessore Quaresimale – incalza Pepe – pubblicamente ha annunciato l’arrivo di ben 7 milioni aggiuntivi a quelli già previsti dalle leggi regionali, ma ad oggi nessun atto conseguente è stato fatto. Purtroppo, dobbiamo riscontrare che la Regione Abruzzo, non riesce ad ottenere, dai vertici che ha nominato in capo alla Asp, nessuna comunicazione nemmeno quella relativa ad accertare la situazione debitoria dell’azienda con il risultato che non si conoscono né i soggetti creditori e ne le relative somme dovute”.
“La situazione della Asp 1 è totalmente fuori controllo – conclude Pepe – infatti dai dati aggiornati al 30 settembre, risulta che per l’anno 2019 si è accumulato un debito di circa 10 milioni di euro (9.633.513,94) a cui si aggiungono quelli del 2020 che ancora non sono stati resi noti. Ho sollecitato il governo regionale e la maggioranza ad affrontare questa situazione in maniera energica, ricordando tra l’atro, il grande sforzo compiuto dagli operatori delle case di riposo abruzzesi durante il periodo più acuto della pandemia per i quali ho chiesto un contributo economico straordinario, proprio per ricompensare la loro dedizione a lavoro e la loro professionalità”.