Fina prosegue: “Trattandosi di un’elezione di secondo livello e vista la compresenza tra diversi colori alla guida delle diverse amministrazioni territoriali, risulta incomprensibile la decisione del Presidente uscente Caruso di aderire a Fratelli d’Italia e di rendersi ostaggio del Presidente Marsilio che ha bisogno di mettere una nuova bandierina politica. Perché dopo le tante sconfitte alle elezioni amministrative negli ultimi due anni poter raccontare a Giorgia Meloni che in provincia dell’Aquila c’è una filiera di partito che parte del Comune Capoluogo, passa per la Provincia e arriva alla Regione, può essere utile. Ovviamente può essere utile al suo partito ma non al nostro territorio che è stufo di avere un luogotenente. Figuriamoci di avere adesso un luogotenente del luogotenente. Ancora non capisco come gli altri partiti del centrodestra possano accettare tanta arroganza da parte dell’unico partito all’opposizione del Governo di unità nazionale, isolando il nostro territorio. Per questo non mi meraviglia che molti amministratori di centrodestra stiano sostenendo la candidatura di Giovagnorio, il quale garantisce la necessaria autonomia. Per quel che riguarda le prospettive future queste elezioni sono anche molto utili a stabilire un confine: coloro che decideranno di sostenere il candidato di Fratelli d’Italia di certo non potranno essere ricompresi in un progetto alternativo alla Giunta Marsilio a cui stiamo lavorando in preparazione delle prossime elezioni regionali che chiuderanno questa infelice parentesi”.
“Condivido e sostengo con forza la scelta che sta compiendo il Partito Democratico della provincia dell’Aquila e che sta condividendo con le altre forze di centrosinistra di sostenere Vincenzo Giovagnorio come candidato del territorio che guarda all’Europa, per cogliere le nuove opportunità di ricostruzione e cambiamento, in alternativa a logiche sovraniste e nello spirito dell’unità tra culture diverse che oggi anima il Governo Draghi”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo.