“Passano da 48.685.560,29 di euro del 2020 ai 41.608.739 di euro del 2021 le risorse finanziarie che la Regione destina agli oneri del Trasporto Pubblico Locale, con un taglio di 7.076.720,5 di euro. Parliamo di circa il 15 per cento di fondi in meno dell’anno scorso. Esattamente come avevamo preannunciato in fase di approvazione di bilancio. Ora, come si fa ad assicurare un servizio pubblico essenziale, che a fronte della pandemia necessita di maggiori investimenti per potenziare servizi e migliorare la sicurezza, con una decurtazione simile?”, si chiede il capogruppo Pd Silvio Paolucci, che mette dubbi e cifre nero su bianco in una interrogazione all’esecutivo.
Un taglio di risorse, spiega l’ex assessore al Bilancio che potrebbe creare molteplici problemi all’Ente, con il rischio di non poter correttamente assolvere agli obblighi contrattuali precedentemente assunti con concessionari e contrattisti dei servizi TPL. “Si tratta di forzature nei confronti di un settore fondamentale per la Regione Abruzzo, qual è il trasporto pubblico – illustra Paolucci – che potrebbero compromettere l’attuale qualità e quantità dei servizi offerti agli utenti, con possibili riorganizzazioni dei Piani di esercizio, per tentare di comprimere le spese per la mancanza dei fondi necessari a coprire i costi dei Contratti in essere. Non solo, la carenza di risorse sufficienti negli stanziamenti di Bilancio, come ho più volte denunciato in fase di approvazione del bilancio, mettendo in guardia l’esecutivo, potrebbe anche innescare nuovi e inutili contenziosi legali, con prevedibili ripercussioni negative alle già esigue casse dell’Ente. Una situazione capace di rendere incandescente la già infuocata situazione del trasporto pubblico regionale, che in questi giorni registra disservizi e disagi, dai treni soppressi da Tua senza alcuna comunicazione a Regione e utenza, agli autobus mancanti e alla conseguente carenza di qualità del servizio, in un momento cruciale della ripresa post pandemia. Non è pensabile che dopo diciotto mesi di emergenza covid, la Regione non abbia organizzato in modo coerente il trasporto pubblico, al punto da decidere addirittura dei tagli così significativi, di cui chiediamo chiarimenti all’esecutivo, per capire perché il Fondo unico regionale per il Trasporto Pubblico Locale ha subito questa importante decurtazione. Marsilio spieghi come farà, perché senza ulteriori risorse da destinare al ripristino dello stanziamento precedente, la Regione si troverà costretta o a tagliare ulteriormente i servizi oppure a generare nuovi debiti di per rispettare gli obblighi contrattuali nei confronti di Tua, Trenitalia e tutti gli altri operatori che svolgono servizi di TPL nella nostra regione.
Tutto questo accade nonostante abbiano avuto a disposizione 341 milioni di euro governativi, fra le rimodulazioni del Masterplan e l’intervento speciale per il sud della Carfagna, usati per dare contributi a pioggia invece di offrire risposte a priorità vere, come l’emergenza idrica, la sanità territoriale, oltre ai trasporti. Tutto questo ben consci di dare vita a un enorme debito fuori bilancio da cui oggi devono venire a capo togliendo servizio agli abruzzesi e tagliando risorse a settori essenziali. Oppure nella piena irresponsabilità, invocando un’emergenza che non è più tale, ma che ha sdoganato di tutto”.