“Non posso credere che hanno impegnato 25 mesi di governo per conoscere e anche male due dati sulla sanità regionale che erano a disposizione da tempo. Si conosce infatti sin dalla legislatura di Gianni Chiodi che le risorse a disposizione dell’edilizia sanitaria (art. 20) sono 229 milioni di euro. Di tale cifra, grazie al Governo Renzi, sono stati messi a disposizione per cassa, quindi subito disponibili 143 milioni nel 2017, ulteriori 94 milioni (da Gentiloni ) per il sisma del 2016/17 sui presidi di Teramo e Penne. In tutto questo, il contributo della Lega è zero, anzi ha contribuito a fermare l’utilizzo di tutte queste risorse, perché la Lega ha dato lo stop a tutti gli atti di programmazione, bloccando gli investimenti ad Avezzano, Sulmona, Penne, Lanciano, Vasto e, infine, ha messo anche la sua firma in calce alla delibera di revoca del project financing per l’ospedale Ss. Annunziata di Chieti, facendo perdere 250 mln al territorio in cambio di caos e della continua spoliazione a cui il presidio è stato vittima in questi due anni”, la replica del capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci alle affermazioni della consigliera Bocchino sul project financing relativo al Ss. Annunziata.
“Quanto ai dati, il progetto di Chieti prevedeva un canone (da mettere a gara e dunque soggetto a ribasso di 12 milioni di euro e non di 30), nemmeno su questo in due anni sono stati capaci di studiare le carte, tanta era la voglia di non considerarle affatto – rimarca Paolucci – I 143 milioni complessivi consentono la costruzione di due presidi e non tre, ecco perché decidemmo il ricorso alla modalità del project, al fine di poter far partire contestualmente i presidi di Avezzano, Lanciano e Vasto. Inoltre utilizzare spese correnti di bilancio (e non della sanità e dunque a valere sulle prestazioni sanitarie) per investimenti è cosa utile e, soprattutto raccomandata e in uso in tutta Europa. Evidentemente l’Abruzzo oggi deve fare eccezione, ma ci spiace che sia per risultati di cui anche la Lega è responsabile: sono fermi tutti gli investimenti in edilizia sanitaria con risorse pronte grazie al centrosinistra; la comunità rischia di vedersi di nuovo commissariata la sanità ed ha già in eredità da questa classe dirigente un disavanzo pari a circa 100 milioni di euro, senza che sia stato fatto alcun investimento; a vaccinazione iniziata non abbiamo ancora alcun piano vaccinale, la gestione dell’emergenza sanitaria è nel caos e quella economica ci vede con il maggior numero di chiusure di attività imprenditoriali d’Italia. Però abbiamo finanziato con svariati milioni, quelli sì sottratti alla comunità, il Napoli calcio, in piena pandemia. E questo quadro globale resta la vera vergogna”.