L’intervento di riapertura al traffico del tratto finale di Viale Ovidio ha lo scopo di ottenere una migliore ridistribuzione dei flussi da e per la Piazza Battaglione degli Alpini. È quanto testualmente riportato nella sintetica scheda con cui l’amministrazione comunale ha chiesto ed ottenuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un contributo di € 19.302,72 per la redazione di uno studio di fattibilità. Nessun riferimento, dunque, alla necessità di ripensare completamente la viabilità in quell’area liberando la piazza e il monumento della Fontana Luminosa dalle auto, come cittadini e logica vorrebbero, ma un semplice e romantico ritorno al passato.
Se l’obiettivo era quello di rimuovere un’opera inutile e costosa realizzata dall’amministrazione Tempesta, il ventaglio di scelta era piuttosto ampio, a partire dalla metropolitana di superficie i cui dannosi effetti sullo stato di manutenzione delle strade attraversate dalle rotaie sono evidenti a tutti i cittadini. Forse, peggio ancora, mancando un solo anno alle elezioni, dopo quattro persi a parlare di un fantomatico piano della mobilità sostenibile mai approdato in consiglio comunale, si è deciso di concentrare gli sforzi su opere di piccolissima utilità ma simbolicamente significative. La risposta, in ogni caso, appare totalmente inadeguata rispetto alla richiesta, ormai accorata di residenti e lavoratori, di una strategia complessiva con la quale disciplinare e favorire l’accesso nel centro storico attraverso la realizzazione di servizi essenziali, primo tra tutti quello dei parcheggi.
Va ricordato a tal proposito come il project financing presentato da alcuni imprenditori aquilani nel 2015 prevedeva oltre alla realizzazione di una viabilità sotterranea che consentisse la pedonalizzazione dell’area della fontana luminosa, anche di parcheggi pertinenziali per i residenti e di stalli per la sosta dei fruitori del centro storico. Un progetto che, al di là delle valutazioni amministrative fatte all’epoca dai dirigenti, aveva il merito di ripensare secondo le attuali esigenze e riqualificare una delle principali porte d’accesso al centro storico e che, insieme al masterplan di Viale della Croce Rossa (che prevedeva un altro parcheggio da 400 posti) e a quello di riqualificazione del San Salvatore, aveva l’ambizione di cambiare il volto ad una larga e significativa area della città. Proposte, purtroppo, abbandonate per indifferenza e incapacità dell’attuale amministrazione.
Se dunque questo è il livello a cui dobbiamo rassegnarci, prima di riaprire viale Ovidio ci si preoccupi allora di porre rimedio al disastroso stadio in cui versa il manto stradale di viale Duca degli Abruzzi.
Il capogruppo del PD in Consiglio comunale all’Aquila
Stefano Palumbo