“Il Partito Democratico abruzzese e tutta la nostra comunità politica esprime profondo dispiacere e cordoglio per la morte improvvisa di Mario Mazzocca, figura di riferimento per il centrosinistra regionale e autentica voce dei territori. Per l’Abruzzo è una perdita grande, sentita perché inattesa, ci uniamo al dolore della sua famiglia, degli amici e della comunità di Caramanico a cui arrivi l’abbraccio del Partito Democratico. A Ermanno, componente della Segreteria Provinciale, arrivi l’abbraccio forte e commosso di tutta la Federazione di Pescara in un momento di grande dolore e sofferenza per la perdita del caro papà”, così il segretario regionale del PD Daniele Marinelli, con il senatore Michele Fina e Carmen Ranalli, segretaria del Partito Democratico di Pescara.
“Mario è stato e resta un amministratore di grande valore, sindaco storico di Caramanico, consigliere regionale, sottosegretario della Giunta D’Alfonso, presidente del Parco Majella e delle comunità montane Majella Morrone e Montagna Pescarese – sottolineano gli esponenti PD – . Ovunque abbia operato, ha lasciato un’impronta fatta di competenza amministrativa, visione riformista, dedizione alla tutela delle aree interne e alle loro comunità. In tutti i suoi incarichi, da sindaco, da presidente del Parco, delle comunità montane, Mario ha lavorato con determinazione per le aree interne, per la montagna, per la tutela dell’ambiente e per la qualità dei servizi ai cittadini. Era un riformatore dallo sguardo lungo e dal passo deciso, capace di immaginare il futuro senza mai perdere il legame profondo con la propria terra.
Perdiamo una voce forte, chiara e appassionata: un modo di fare politica radicato nell’ascolto, nella concretezza, nella capacità di unire e costruire. Ha guardato sempre oltre, coniugando la difesa delle radici con l’idea di un Abruzzo moderno e inclusivo. Ci lascia un dirigente serio, preparato e generoso, ma soprattutto un compagno di viaggio, una presenza che per anni è stata punto di riferimento per tanti amministratori e militanti”.
Nota del 25 novembre 2025


