La nuova Rete ospedaliera approvata dal centrodestra regionale deve ancora passare al vaglio del tavolo ministeriale, eppure la Asl di Pescara, decide di portarsi avanti e attuarla subito, avviando quindi in anticipo l’annunciata stagione di tagli e chiusure. Con la Delibera n. 1876 del 15 dicembre è stata infatti soppressa la Uosd “Laboratoristica dei servizi territoriali” incardinata presso l’Ospedale di Popoli, ricollocandola all’interno della Uoc “Laboratorio analisi cliniche” dell’Ospedale di Pescara.

Quella che nella Delibera, così come nella nuova rete ospedaliera, viene però spacciata come un’operazione di efficientamento e razionalizzazione, volta al miglioramento dei servizi e a scongiurare doppioni, determinerà in realtà il depauperamento del presidio ospedaliero di Popoli e soprattutto una diminuzione dei servizi per tutta l’utenza della Val Pescara. Dietro la soppressione dell’Uosd è infatti facile intravedere la diminuzione del personale preposto, del numero di esami effettuati, e quindi dei servizi offerti ai cittadini della zona.

Non a caso, dalla delibera si evince come, contestualmente alla soppressione della Uosd in questione, la Asl non indichi affatto tempi certi per l’attivazione di nuovi punti prelievo sul territorio, rinviandola ad un futuro imprecisato. In sostanza, mentre da un lato si provvede, in un battibaleno e senza remore, alla soppressione della Uosd di Popoli, dall’altro non è chiaro quanto l’utenza interessata dovrà attendere prima di vedere ampliati sul territorio i servizi in materia di laboratorio di analisi.

Quella intrapresa dalla Asl di Pescara è solo la prima delle tante decisioni sbagliate che deriveranno dall’applicazione della nuova rete ospedaliera appena approvata – sempre che il tavolo ministeriale la giudichi positivamente. Senza dubbio non la giudicheranno positivamente i  cittadini delle aree interne.

Chiediamo dunque alla Asl di Pescara di tornare indietro sulla decisione e attendere quanto meno l’esito del tavolo ministeriale prima di privare la Val Pescara di un presidio di tale importanza, nella speranza che le prossime elezioni possano consegnare alla Regione un nuovo Governo Regione in grado di rivedere queste scelte scellerate.

Il consigliere regionale Pd 
Antonio Blasioli