Sulla vicenda dei Bolli auto del 2009, Marsilio si dovrebbe solamente vergognare. Con l’ipocrisia che da sempre lo contraddistingue, continua ad offendere gli aquilani trattandoli come evasori e, non sapendo che dire e soprattutto che fare, se la prende col PD. La verità è che l’Agenzia delle Entrate svolge il ruolo di semplice esattore su mandato della Regione che essendo l’ente creditore ora pretende la riscossione. Dal 2009 e fino a qualche giorno fa il bollo era stato sospeso insieme ad altri tributi, con un apposito decreto legge che prevedeva la restituzione del 40% da rateizzare eventualmente in 10 anni tanto che fino al 2014 neanche la Giunta Chiodi ha dovuto, potuto o voluto fare nulla. Oggi, all’improvviso, senza alcun sollecito ai presunti contribuenti, per conto della Regione, 40.000 aquilani ricevono atti di accertamento con tanto di penali e spese aggiuntive.  Una cosa vergognosa e illegittima perché sono trascorsi 14 anni e il diritto di richiedere il credito da parte della Regione Abruzzo si sarebbe prescritto per il decorrere del termine di legge. Molte persone, addirittura,  hanno perso l’auto sotto le macerie, altre potrebbero aver pagato il bollo senza poterlo dimostrare perché non più tenuti per legge a conservare copia del pagamento. Scaricare su cittadini incolpevoli gli errori, le dimenticanze, le incompetenze della Regione è qualcosa che – alla vigilia del 6 aprile – grida vendetta. Il PD quando ha avuto responsabilità di governo risolveva i problemi, caro Marsilio. Non era così vile come lei da incolparne gli altri. La prova più lampante del nostro impegno è stata la battaglia per risolvere il problema della restituzione delle tasse: una sfida difficilissima e complessa in cui furono coinvolti la Regione, i Comuni, le forze sociali, il Governo e la Commissione europea fino alla soluzione definitiva. Così si fa, caro “Presidente Scaricabarile”: quando un problema emerge lo si affronta e lo si risolve. Si trovi dunque una soluzione amministrativa e/o legislativa coinvolgendo il Governo ed evitando agli aquilani questa ulteriore, assurda beffa.

 

Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci