Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa convocata dal gruppo regionale del PD avente ad oggetto: “Seconda interpellanza sullo stato della gara relativa alle attività di CUP presso le AA.SS.LL. della Regione Abruzzo”.

Presenti i consiglieri regionali Antonio Blasioli e Silvio Paolucci, e invitate le rappresentanze della Filcams Cgil, Uiltrasporti, Uiltucs e Fisascat Cisl.

Dopo 2 anni e mezzo dall’interpellanza del Consigliere Blasioli (n. 36/2019 del 23/07/2019), siamo costretti a interrogare nuovamente la Giunta regionale per conoscere lo stato della nuova gara relativa alle attività di CUP presso le AA.SS.LL. della Regione Abruzzo e per capire come si intendono affrontare le criticità conosciute ma irrisolte.

Come già segnalato nel mio documento politico del 23 luglio 2019 – dichiara il consigliere Blasioli – il bando di gara prevedeva che l’appalto, di durata triennale, potesse essere rinnovato per una sola volta per un biennio, per la durata contrattuale massima di 5 anni ed esprimevo il mio forte timore sui ritardi nella predisposizione degli atti di gara per l’affidamento della gestione dei CUP e la preoccupazione che un servizio così vitale per il sistema sanitario abruzzese fosse prorogato con le difficoltà che lo hanno accompagnato.

Quelli che erano timori sul programma di gestione dei CUP nelle AA.SS.LL. della Regione Abruzzo sono divenuti realtà.

– Non solo non si è avviata una nuova procedura di affidamento, ma in tutte le AA.SS.LL. regionali sono scaduti anche i possibili 6 mesi di proroga previsti dal Bando di gara al termine del quinquennio e nel caso della Asl di Pescara, la proroga è scaduta il 31/01/2021. Il 31 gennaio 2022 è scaduta anche l’ulteriore proroga di un anno.

Nonostante per tutte le AA.SS.LL. sia scaduto il termine triennale e anche la proroga biennale, il CUP è ancora gestito con lo stesso contratto e in forza della stessa gara, con un corrispettivo peraltro molto cospicuo, non solo per il 2021 e per il 2022, ma con tutta probabilità anche per il 2023, visto che la gara non è stata ancora neanche bandita da ARIC e alcune Asl stanno prorogando per un altro anno.

– Il tavolo richiesto con le Organizzazioni Sindacali confederali e maggiormente rappresentative per avviare una consultazione preliminare circa le problematiche insorte tra i dipendenti e le diverse società operanti nel raggruppamento di imprese vincitore non è stato mai convocato, nonostante le rassicurazioni fornire nel luglio 2019 dall’Assessore Verì e soprattutto non sono stati recepiti i suggerimenti per evitare dette criticità e migliorare il servizio all’utenza.

– Sono state assunte circa 90 unità di personale in più dall’anno 2019 ad oggi, anziché trasformare in full time i contratti del personale già assunto nel corso degli anni con un part-time involontario. Su questo aspetto abbiamo chiesto sulla base di quale giustificazione, richiesta e motivazione tecnica sia stato possibile e quale sia stato, in virtù di questa scelta, l’incremento del corrispettivo dalla base d’asta di aggiudicazione.

– A oggi, la Regione Abruzzo non ha sottoscritto accordi sindacali per garantire la legalità degli appalti in materia di contratti pubblici, servizi e forniture, con lo scopo di tutelare i lavoratori in essere e migliorare le condizioni lavorative future evitando che si possano ripetere situazioni come quelle segnalate dalle OO.SS; una giusta azione da promuovere sull’esempio di altre regioni e amministrazioni locali, come: l’Azienda Usl Toscana Sud Est, il Comune di Genova, la Regione Emilia Romagna, il Comune di Bologna, il Comune di Milano, la Regione Piemonte e la Regione Toscana, non solo per appalti come quello del CUP ma per tutti i servizi esternalizzati dalle AA.SS.LL.

Per queste ragioni, abbiamo raccolto le preoccupazioni di dipendenti e sindacati, ma anche dell’utenza pubblica e chiediamo, con questa interpellanza, di capire come mai, a due anni e mezzo dalle rassicurazioni fornite dall’assessore Verì e dalla giunta Marsilio, in risposta alla prima interpellanza, nulla si sia mosso e quelle promesse siano cadute nel vuoto.