La deputata Stefania Pezzopane dichiara: “Il Presepe inaugurato a San Pietro dal Santo Padre è un vero capolavoro, una vera e propria opera d’arte, fatta da maestri e studenti insieme. Una scelta felice e molto rappresentativa del momento speciale che vive il mondo, pieno di paure e contraddizioni, composto da una serie di pezzi costruiti dal 1965 in poi. Il presepe è legato alla tradizione della natività di Gesù Bambino, ma insieme guarda alla contemporaneità con i personaggi che richiamano la storia più recente con la conquista della Luna, il Concilio Vaticano, l’abolizione della pena di morte. È un presepe unico ed irriproducibile, tutto fatto a mano da artisti diversi e da studenti. Sono rimasta colpita dalla ferocia di certe affermazioni di importanti personaggi televisivi tra i quali il giornalista Porro e il deputato nonché critico d’arte Sgarbi che hanno gettato sul presepe – capolavoro di arte ceramica e creatività artistica, sulla comunità di Castelli che attraverso artisti e studenti per 50 anni ha lavorato sui personaggi e sull’arte d’Abruzzo – tanto discredito. E me ne dispiace perché ho stima di queste persone e Sgarbi in particolare in una sua precedente visita a Castelli espresse ammirazione per il presepe. Presepe peraltro apprezzatissimo dal compianto Daverio e da tanti critici d’arte nelle varie e prestigiose occasioni in cui è già stato esposto ai Mercati Traianei e in Terra Santa. Ancora più stupefacenti i comportamenti di quei politici che erano lì in passerella a farsi le foto con il Papa per l’inaugurazione del Presepe, tra cui il Presidente Marsilio, e che non hanno speso una sola parola a difesa del Presepe. Come al solito dimostrandosi inclini ad apparire, ma non a difendere arte, cultura e territorio della Regione Abruzzo e di Castelli. Quel presepe va difeso, tutelato, fatto conoscere, per tanti motivi: per l’originalità del suo stile, insieme antico e contemporaneo, per il forte simbolismo religioso e valoriale,  per aver con successo attraversato già una storia di 50 anni ed anche perché è un prodotto di antica storia di arte ceramica realizzato insieme da maestri artisti e studenti. Credo infine che insultare un presepe sia già di per sé qualcosa di incolto, antireligioso, molto incivile”.