“Marsilio si arrampica sugli specchi e per coprire i suoi errori ora attacca il DPCM. Non è una guida affidabile per gli abruzzesi, perché al posto di gestire l’emergenza territoriale, si è trincerato dietro le ordinanze e quando i dati lo hanno smentito, ha gettato un’intera regione allo sbaraglio, costringendo tutti alla sua interpretazione delle regole”, duro il capogruppo Pd Silvio Paolucci, a commento delle dichiarazioni del presidente Marsilio il giorno dopo la firma dell’ordinanza per la zona arancione e la diffida del Governo.

“Questa vicenda, insieme a tante altre di questi mesi, descrive un governo regionale, debole, confusionario e lento  – incalza l’ex assessore alla Sanità – Marsilio conosceva i termini della questione quando ci ha spinto nella zona rossa e anche quando ha firmato l’ordinanza per uscirne: ha semplicemente ignorato le regole. Nulla c’entra la politica e la burocrazia ministeriale, visto che delle attuali 20 regioni italiane ben 14 sono amministrare dalla destra e che tra queste solo l’Abruzzo ha chiesto volontariamente di finire in zona rossa, nonostante gli indicatori e che, pertanto, la destra abruzzese nessuna giustificazione può trovare in tal senso. La verità è che ci ha lasciati senza governance dell’emergenza sanitaria, come dimostrano le mancate risposte sull’utilizzo dei 108 milioni a disposizione, con fatti di cronaca gravissimi e in balia di dichiarazioni ondivaghe, sue e della Verì, prima sminuendo l’entità dell’emergenza per evitare la zona rossa, poi amplificandola per entrarci e tornando di nuovo a sminuire la gravità della situazione, quando si è reso conto del girone di non ritorno in cui ci aveva infilato. Non ce l’ha mai raccontata giusta Marsilio, nemmeno quando ha promesso ristori per l’economia che ai lavoratori non sono mai arrivati, costringendoli a in crociare di nuovo le braccia durante l’ultima disfida delle ordinanze. L’auspicio, dopo queste vicende è che il Presidente e la sua giunta lascino perdere i DPCM, che c’è già chi ci pensa, per concentrarsi sull’Abruzzo e provare a governarlo”.

La deputata Stefania Pezzopane dichiara: “Marsilio è un presidente incapace. Ha 117 milioni di risorse finanziarie da mettere a disposizione delle imprese, ma questi fondi sono ormai da mesi bloccati. Un ritardo vistoso che provoca una grave sofferenza alle attività commerciali che lo ‘sceriffo di Nottingham’ cerca di occultare sempre con gesti eclatanti di contrasto con il governo nazionale. Il vero problema è la sofferenza di tanti commercianti e attività economiche a cui la regione aveva promesso aiuti mai arrivati. È stato lui a volere la zona rossa, anticipandola di 5 giorni, ma allora non si è preoccupato minimamente dei commercianti e delle attività che chiudeva lui stesso. Poi dovevano trascorrere, come per tutte le regioni, 21 giorni. Mercoledì sarebbe stata dichiarata la zona arancione, come concordato con il ministro Speranza, e mancano solo 2 giorni a mercoledì. La cabina di regia nazionale che monitora i dati, per venire incontro ai cittadini abruzzesi, ha riconosciuto l’anticipazione a mercoledì. Ma il presidente Marsilio, ossessionato dall’ottenere qualche titolo in più sulla stampa nazionale, preferisce gettare l’Abruzzo nel caos: prima anticipa la zona rossa, quando sarebbero state sufficienti alcune specifiche restrizioni nelle aree più in emergenza; ora anticipa la zona arancione, sfidando il governo a impugnarla, ben sapendo che in due giorni il governo non può farlo. In tutta Italia – aggiunge la deputata abruzzese dem – nessun presidente ha assunto questi atteggiamenti. È un atto molto grave, un gesto di arroganza. Intanto le terapie intensive in Abruzzo sono piene, i nostri malati vanno in giro per l’Italia per essere curati. Ogni giorno ci sono morti e abbiamo centinaia di focolai in tutta Ia regione. Mentre lui si diverte a fare lo sceriffo. Con quale credibilità chiederà ai cittadini di rispettare le regole, se lui stesso non le rispetta? Faccio appello al governo affinché faccia ordinanza per zona arancione mercoledì per dare certezze all’Abruzzo e lavorerò per i necessari ristori. Marsilio troverà continui argomenti polemici per occupare gli spazi mediatici, solo questo gli riesce bene”.