“E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Mentre l’Abruzzo resta in zona rossa – unica regione in Italia – nonostante gli annunci di Marsilio (queste sì che sono fake news che illudono e confondono cittadini e imprese) e mentre resta aperta e grave la sfida contro la pandemia, il Direttore generale della ASL dell’Aquila, decide di querelare i media locali perché troppo attenti e severi sul suo fallimentare operato. Con un comunicato gravissimo e risibile annuncia querele verso il mondo dell’informazione, senza specificare né quali testate, né quali notizie abbiano provocato tale reazione: dopo aver cercato di imbavagliare gli infermieri, in pratica, adesso Testa vorrebbe imbavagliare la stampa”, si mobilitano i gruppi di centrosinistra contro l’annunciata azione del DG della Asl aquilana.

“E’ una vergogna assoluta – sottolineano i consiglieri dei gruppi PD, Legnini Presidente, Abruzzo in comune e Gruppo Misto – Ma il direttore sappia che se davvero procederà come ha annunciato, saremo pronti ad autodenunciarci e chiameremo operatori sanitari, amministratori locali e cittadini a fare fronte: così se dalle parole passerà ai fatti, Testa in Tribunale troverà la società civile dall’altra parte della barricata.

Da 8 mesi, ormai, cerchiamo di contribuire ad affrontare la situazione con azioni, proposte, suggerimenti e critiche, sì perché le critiche e le denunce di ritardi e inefficienze sono prima che un diritto, un dovere civile per migliorare gestioni sbagliate. Ma il DG ha voluto ignorarle, continuando a portare avanti scelte insufficienti e dannose. E’ stato umiliato dalle politiche della Giunta che ha trascurato le richieste di potenziamento della ASL1 e dalla tutela sanitaria degli operatori, ai vaccini antinfluenzali, ai problemi di tracciamento, alla chiusura di interi reparti, alle USCA e alla medicina territoriale, è stata finora una brutta sequenza di errori e fallimenti.

Riconoscere limiti e difficoltà sarebbe la cosa più corretta e onesta intellettualmente. Reagire, invece, levando l’ascia di guerra con superbia e arroganza, è la cosa peggiore, soprattutto in un momento come questo. Se qualcuno ha diffuso notizie false e dannose la ASL ha l’ufficio legale per tutelarsi. Ma lo faccia senza spocchia e arroganza: le querele – se ci si ritiene lesi – si fanno, non si annunciano. 

Perché gli annunci assumono il sapore delle minacce e delle intimidazioni. Né riteniamo che gli si addica il ruolo di vittima, perché adesso le vere vittime sono quelle del Covid e della malasanità e non perda più nemmeno un minuto del suo tempo a scrivere comunicati, ma si occupi risolutivamente della gestione della pandemia, della gestione del sistema sanitario aquilano e della cura dei cittadini. 

Se farà bene (cosa che possiamo solo sperare) scoprirà che la gente sa valutare e apprezzare e che le cose fatte bene non possono essere smentite”.

La deputata Stefania Pezzopane dichiara: “In piena emergenza covid il manager della Asl di Avezzano, Roberto Testa, invece di assumersi le proprie responsabilità come dirigente sanitario di un territorio che da Free COVID è diventato in un batter d’occhio zona rossa, ha pensato bene di andare a denunciare i giornali e le tv in Procura. Siamo alla follia, lo considero un gesto di protervia, quasi un monito. Guai a chi parla, perché viene e verrà denunciato. Un clima da caccia alle streghe, insopportabile. Gli ospedali sono al collasso, sono morti dei malati fuori dal pronto soccorso senza essere stati ricoverati per mancanza di posti. I medici ed il personale sanitario sono stati decimati dal virus, per la pessima gestione negli ospedali e per l’indifferenza verso la medicina del territorio! E l’elenco delle gravi inadeguatezze è lunghissimo ed anche ora per l’organizzazione dello screening di massa la direzione Asl è latitante. Ma il manager non si occupa di tutto ciò. Questo atteggiamento verso la libera informazione, si chiama censura, e lede la libertà di stampa e di raccontare veramente quanto sta accadendo alla sanità abruzzese e della Asl della Provincia dell’Aquila nelle mani di un presidente e una giunta regionale allo sbaraglio. Chiedo che venga fatta immediata chiarezza su quanto accaduto. Ribadisco la richiesta alla regione Abruzzo di commissariare subito la Asl 1 e di individuare una persona capace, esperta di emergenza e super partes per gestire questa gravissima situazione. I piccoli e lentissimi miglioramenti di queste ore, ancora poco significativi per invertire la curva del contagio, sono esclusivamente il risultato del sacrificio dei cittadini che rispettano le regole dei DPCM e di medici e personale sanitario che si sacrificano. Ed anche del sistema dell’informazione che invita i cittadini alla cautela. Dalla gestione della Asl finora solo guai ed arroganza“.