Condividiamo e comprendiamo lo sfogo della sig.ra Mariolina, figlia del compianto Gaetano Pallozzi che ha visto in un attimo cancellare decenni di attività del padre di raccolta di opere e di organizzazione di un premio di respiro internazionale. Il Premio Sulmona ad oggi è ancora il premio abruzzese più importante per la sezione arti visive, nessuna città può vantare infatti un premio simile per prestigio e per durata. Sapere che anziché tributare al maestro Pallozzi la dovuta riconoscenza si scelga di condannarlo ad un “damnatio memoriae” intitolando la preziosa pinacoteca da lui creata ad uno scultore che, benché degno di attenzione e riconoscimento, nulla ha a che vedere con le opere raccolte dal Maestro, è un gesto disumano. Gaetano Pallozzi è stata infatti persona intorno alla quale la città ancora si identifica e si riconosce poiché nessuno dei sulmonesi è mai rimasto indifferente al Premio e al prestigio che il Premio conferiva alla città. L’ennesimo schiaffo che questa amministrazione fallimentare dà alla città ma ancor prima all’uomo e all’artista, certificando la sua incapacità a riconoscere il valore della cultura di cui Pallozzi è stato tra i più autorevoli rappresentanti, non è sopportabile. Chiediamo che la decisione venga rivista, intitolando la pinacoteca al suo artefice e cioè al Maestro Gaetano Pallozzi, autorevole rappresentante della cultura cittadina che a soli sette mesi dalla sua morte non merita un gesto così disonorevole.

Il segretario del circolo del Pd, Franco Casciani
La presidente, Teresa Nannarone