La deputata democratica Stefania Pezzopane preoccupatissima della ulteriore crescita del contagio in Abruzzo ed in particolare in Provincia dell’Aquila, ribadendo la necessità di una gestione totalmente diversa dell’Emergenza nella Asl 1 ed in Regione Abruzzo, dichiara: “I numeri di oggi in Abruzzo sono terribili, mentre scende l’Rt in Italia, in Abruzzo aumentano i casi, 939 nuovi contagi e 374 in Provincia dell’Aquila. La regione ammetta i suoi errori, cambi passo e strategia, faccia il tracciamento indispensabile a isolare i positivi, mandi via il Direttore Testa e metta a capo della Asl 1 una persona capace di gestire una emergenza. Basta con le chiacchiere, la regione chieda immediatamente l’intervento dell’esercito per L’Aquila, senta la Protezione Civile nazionale e faccia richiesta opportuna per gli interventi in Provincia dell’Aquila. La procedura prevede che sia la regione a farla e poi la stessa Protezione civile interagirà direttamente col COI. Cosa deve ancora accadere perché il Presidente della Regione ed il sindaco dell’Aquila, anche in qualità di Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci decidano qualcosa e prendano opportuni provvedimenti per evitare assembramenti e tutelare la popolazione come hanno fatto altri Presidenti e Sindaci? Ieri i sindaci del Comprensorio marsicano hanno chiesto di commissariare la Asl 1, il Pd lo chiesto da 15 giorni. La Regione non risponde a questa sacrosanta richiesta, né parla il linguaggio dell’emergenza, Marsilio continua con la sua propaganda, la Veri rassicura che tutto va bene e Testa in una conferenza stampa del tutto inadeguata alla gravità della situazione, si è preoccupato solo di dire che sta facendo una parte di quanto doveva fare mesi fa. Il Presidente Marsilio nella prima ondata che riguardò l’area costiera, si preoccupò subito di fare un ospedale COVID a Pescara e per la Provincia dell’Aquila, per il capoluogo di regione, per Avezzano non spende una parola, non prende decisioni, non fa investimenti straordinari per l’emergenza. Sul tracciamento siamo ancora all’anno 0 e le nostre richieste di fare 2000 tamponi al giorno, di coinvolgere l’università, di rafforzare il laboratorio dell’ospedale sono rimaste per mesi lettera morta. In particolare mi sconvolge quanto ha dichiarato Testa per giustificarsi sulle carenze di personale, ha fatto riferimento al numero di 211 dipendenti contagiati, un numero enorme, drammatico. Se la Asl non è stata in grado di tutelare chi doveva curarci, quale credibilità ha ora nel prendere provvedimenti nettamente in Direzione opposta rispetto a quanto fatto finora? È assurdo, riprovevole che medici, infermieri e personale sanitario non siamo stati tutelati, che ancora oggi vengano sottoposti a tampone, continuino a lavorare e dopo 7/9 giorni vengono a sapere sfortunatamente in certi casi di essere positivi. Ma vi rendete conto di quello che state facendo? Continuano a chiamarmi decine di medici e persone malate, di sindaci ed amministratori. Ma la cosa che più mi fa male sono le persone che si sentono abbandonate, senza informazioni, senza protocolli precisi, corrono in ospedale perché non sanno che fare e li non c’è posto, si attende per ore in tenda. Non è ineluttabile tutto ciò. Bisogna fermare questo caos e stabilire procedure, azioni concrete ed ordinate”.