“Da settimane la periferia della città di Pescara ha problemi di approvvigionamento di acqua potabile divenuti ormai insostenibili, è impensabile che i cittadini si ritrovino senz’acqua o con portate ridotte all’improvviso e senza essere avvisati, chi di dovere intervenga su Aca per regolarizzare la situazione e per adottare soluzioni di emergenza in vista del periodo che viviamo”, così il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli che presenterà una segnalazione circostanziata alla Prefettura e chiederà la convocazione di una Commissione regionale ad hoc.

Una situazione che va avanti ormai da diversi mesi, sottolinea il consigliere Blasioli: “Abbiamo segnalazioni da parte di cittadini che ci dicono che da luglio il flusso idrico non è più regolare, che restano senz’acqua e questo non è concepibile, sia in estate che in inverno, ma soprattutto è impensabile che ciò si verifichi in questo periodo sensibile in cui lavarsi è il primo rimedio contro la pandemia.

Questo succede ai Colli e anche nella periferia ovest della città, da dove ci arrivano notizie che nella giornata di domenica, ma anche in precedenza e ancora oggi, considerevoli porzioni della città sono rimaste senz’acqua e, soprattutto senza essere avvisate. Così in via Raiale, zone della Tiburtina e in via Tirino e traverse, quindi a ovest di Pescara, zone e strade che non vengono ricomprese nel bollettino diramato nei giorni scorsi dall’Aca sui disagi che si sarebbero presentati fino al 20 ottobre. Nella tabella per le sospensioni Pescara città addirittura non compare e nella sezione relativa alla riduzione del flusso idrico, indicava come zone a rischio quelle a servizio della sorgente Tavo sud, quindi parliamo Pescara Colli e, in particolare, strada Colle Scorrano e traverse, strada Colle di Mezzo, questo si legge nell’unico avviso di questi giorni presente sul sito dell’Aca.

Invece nelle traverse di via Raiale, in quelle di via Tirino, come via Vicentino Michetti e vie limitrofe la situazione è drammatica: rubinetti a secco e flusso al minimo a prescindere dal piano di ubicazione degli alloggi, sia ai piani alti che a quelli bassi l’acqua non c’è e il filo che esce, dove esce, non consente né l’utilizzo igienico, né alimentare. Una spiacevolissima sorpresa per la cittadinanza che da giorni vive con il disagio di ritrovarsi senz’acqua e che, di conseguenza, non è riuscita a fare scorte, con famiglie e situazioni particolari da considerare, specie chi ha persone malate o con difficoltà. La situazione deve essere affrontata e risolta e quando ci sono problemi insormontabili, va fatta la doverosa comunicazione del disagio per mettere gli utenti in condizioni di affrontarli con il minimo dei disagi, approntando anche misure di emergenza”.