“Nei giorni scorsi ho scritto al Comitato di Ordine e sicurezza pubblica, nonché al sindaco e al dirigente comunale di competenze per informarmi sulle iniziative per la messa in sicurezza della recinzione di un terreno privato sito a Pescara in via Chienti, un’area con un fabbricato nel mezzo, dove si stanno concentrando degrado e rischi per la pubblica incolumità a causa del totale abbandono in cui versa”, denuncia il consigliere regionale PD Antonio Blasioli.
Sul posto nel 2019 intervennero i Vigili del Fuoco di Pescara per ripristinare la recinzione, che all’epoca venne parzialmente demolita, in attesa che la restante parte, anch’essa instabile fosse messa in sicurezza. “Sono trascorsi molti mesi da quel giorno, ma la recinzione è ancora pericolante e nonostante in quelle condizioni rappresenti un rischio per i passanti che in questi giorni torneranno ad essere numerosi, perché è una delle vie di accesso alle scuole della sulla Tiburtina – aggiunge Blasioli – Al fine di stimolare attenzione e gli interventi necessari, lo scorso 26 agosto ho inviato anche una segnalazione alla Polizia Municipale, che non ha prodotto effetti, da qui e proprio a tutela degli studenti, mi sono mosso con il comitato di ordine e sicurezza pubblica.
Il rischio che qualcuno si faccia male non è l’unico che si corre, le due aperture della recinzione (su via Chienti e via Salara Vecchia) consentono inoltre l’accesso e il transito indisturbato a diversi disperati e tossicodipendenti che vanno a rifugiarsi nel rudere situato all’interno dell’appezzamento di terreno, per passarci la notte o per altri traffici che destano la preoccupazione dei residenti, famiglie in primis. Per tale ragione ho voluto investire il Comitato prefettizio, affinchè valuti se è il caso di intervenire con un coordinamento delle Forze dell’ordine per verificare la situazione presente all’interno del rudere e per l’adozione delle misure volte a ripristinare lo stato dei luoghi ed evitare ulteriori accessi e violazioni in futuro.
Trovo però alquanto assurdo che un’Amministrazione comunale che ha fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia per tutta la campagna elettorale, una volta eletta resti inerme e non dia alla cittadinanza l’attenzione e i servizi richiesti. Peraltro la zona in questione fa da cerniera a due periferie sensibilissime della città, quelle per cui il primo cittadino ha invocato ruspe e distruzione dei fattori di degrado solo pochi mesi fa, mi riferisco al Ferro di cavallo, ma per cui non fa una piega se evidentemente il problema, pur grave, non desta il medesimo eco”.