“Scopriamo con stupore che Arap sta portando avanti una fervida attività istituzionale per la messa in sicurezza e bonifica della discarica di Villa Carmine, un Sito di Interesse regionale che continua ad inquinare da anni e ininterrottamente fiume, terra e mare al confine fra Montesilvano e Città Sant’Angelo, ma nello stesso tempo leggiamo che la Regione ha sospeso i finanziamenti (10 milioni di euro Masterplan stanziati dal centrosinistra), proprio per i ritardi nella progettazione. Lo si legge nella delibera di giunta regionale n. 416 del 15/07/2020. Le parole del Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri sono la contraddizione in termini di ciò che si dice nell’atto della Giunta e portano di nuovo sulle attese scelte di bonifica da portare avanti, né sugli impegni da prendere per l’aumento di quei fondi”, rimarca il consigliere regionale PD Antonio Blasioli, da tempo attivo sull’argomento.

Bonifica e messa in sicurezza sarebbero in avanzata progettazione e comunque nei tempi, riferisce Sospiri “Però, di fatto, allo stato attuale e dopo gli innumerevoli incontri di cui il Presidente parla – aggiunge Blasioli – ad oggi non sappiamo ancora che tipo di bonifica verrà scelta per eliminare quel pesantissimo detrattore ambientale. Né quando verrà fatta la MISE, messa in sicurezza di emergenza richiesta da Arta che lì doveva essere effettuata da tempo immemore, perché dalla discarica fuoriuscivano e fuoriescono gas e percolato. E inoltre non spiega, rimandando a una prevedibile quanto sterile polemica contro il Governo, perché la Regione ha deciso di riprendersi anche quei 9,3 milioni nella rimodulazione dei fondi Masterplan se l’attività di Arap è stata così fervida come dice. La verità è che la Regione Abruzzo, come ha fatto per esempio la Regione Marche, poteva scegliere di non farlo, di non sospendere quei finanziamenti Masterplan, ma soprattutto non sospendere quelli di un sito che ad oggi continua ad inquinare e che, se si dovrà attendere la programmazione comunitaria 2021/2027, significa che potrà tornare ad avere a disposizione quei fondi tra il 2022 e il 2023. Invece non lo ha fatto, la Regione al posto di potenziare le risorse, ha tolto i fondi e soprattutto è rimasta inerte rispetto alla questione ambientale che è e continuerà fino ad allora essere gravissima e pericolosa per il territorio e la comunità, come certifica l’Arta in più di un’occasione.

Dice Sospiri che il progetto di bonifica verrà appaltato nel 2021, ma ad oggi e dopo tante riunioni, non sappiamo ancora quale sia fra le tre ipotesi ventilate, quella scelta, perché malgrado tanto celebrato attivismo, la conferenza dei servizi utile a decidere come agire non è stata ancora fissata, e siamo a metà settembre. A meno che qualcuno non abbia deciso nelle chiuse stanze, e sarebbe gravissimo, senza coinvolgere la cittadinanza e tutti i soggetti sul territorio con cui bisogna necessariamente condividere un’azione di questo tipo. Proprio per questo oggi ho inviato una diffida ad Arap, ente appaltante, chiedendo, sulla base della relazione di Arta che Arap ben conosce, di non attuare la delibera n. 206 del 9 settembre 2020 con cui il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato di aderire alla DGR. N. 535 del 31 agosto 2020. Con quella sottoscrizione la Regione e l’Arap vengono meno alla precedente convenzione sui fondi Masterplan, che di fatto viene revocata e lascia solo il 7% per le spese di progettazione, peraltro inutilizzabili per le Mise, perché previsti per le sole spese di progettazione, togliendo 9.3 milioni al Sir Saline Alento.

Mi sarei aspettato che anche il Comune di Montesilvano avesse detto qualcosa su quello che accade in queste ore, ma probabilmente chi ha la competenza sulla salute dei cittadini ha scelto di aderire alle scelte dannose del proprio Governo regionale piuttosto che alla salvaguardia ambientale del proprio territorio, convinto forse che ciò possa consolidare il consenso”.