“Rimedieremo ai danni del centrodestra, e lo faremo subito, non appena eletti: sulla Tari è stata perpetrata una grave ingiustizia che colpisce chi è stato già messo a dura prova dalla pandemia da Coronavirus”. Contro l’amministrazione comunale uscente,va giù duro il capogruppo di Chieti per Chieti, Luigi Febo, candidato nel centrosinistra a sostegno di Diego Ferrara. “Avevamo presentato un emendamento – rimarca –, che prevedeva la riduzione del 25 percento del tributo per ogni mese di chiusura da lockdown delle imprese e delle attività commerciali, artigianali e professionali. Il centrodestra lo ha bocciato, approvando un piano finanziario per la tassa dei rifiuti che di fatto, a dispetto di quanto hanno l’ardire di dichiarare ancora in questi giorni, non riduce di nulla i costi che i cittadini devono affrontare”. Per Febo una scelta inaccettabile. “Ingiustificata e scriteriata, perché – spiega –, c’erano le possibilità per applicare la riduzione senza che venissero compromessi gli obietti prefissati dall’Autorità”.
“Nonostante la copertura finanziaria di circa 2,5 milioni di euro assicurata con decreto ministeriale al nostro Comune con decreto ministeriale per il ristoro da perdite di gettito tributario ed extratributario – fa notare il capogruppo di Chieti per Chieti –, l’amministrazione comunale uscente ha bocciato un provvedimento che avrebbe sicuramente agevolato la ripresa economica e lavorativa delle attività, che, pur non avendo prodotto rifiuti nel periodo di chiusura forzata, si troveranno invece, a breve, a dover pagare le medesime somme di un normale periodo di conferimento e quindi di contribuzione. Aceto, Costa, Costantini, De Lio, Di Biase, Bruno Di Paolo e Marco Di Paolo, Di Pasquale, D’Ingiullo, Donatelli, Marino, Melideo, Micomonaco, Rapposelli e Troiano, ossia tutti quelli che hanno votato no, dovrebbero darne conto alle imprese di Chieti, dovrebbero spiegare alle famiglie e alle attività produttive e commerciali, che hanno subito le conseguenze economiche negative dovute al lockdown da Covid-19, le ragioni del loro rifiuto”.
“A nulla è valso – prosegue Luigi Febo –, il nostro primo ordine del giorno in Consiglio comunale che pure era stato approvato all’unanimità. A niente sono servite le diverse sedute e discussioni in assemblea. Inutili, a quanto pare, i decreti ministeriali e le risorse finanziarie governative trasferite agli enti locali per far fronte alle difficoltà dei cittadini”. A Chieti – accusa ancora l’esponente di centrosinistra –, ciò che conta da anni è la propaganda per la quale non ci si è mai assunti le proprie responsabilità, ma anzi con la quale anche adesso, a pochi giorni dal voto, ci si pone sfacciatamente come novità, discontinuità o cambiamento”
“Nella consapevolezza delle reali necessità ed aspettative della nostra città, il cui degrado e stato di difficoltà è evidente, sarà nostro impegno anche nel prossimo consiglio comunale rinnovato dalle prossime elezioni amministrative, portare avanti e risolvere le istanze dei teatini sulla questione Tari, come pure su tutte le altre problematiche di vita reale da troppo tempo trascurate e disattese”, assicura concludendo Luigi Febo.