La cultura democratica dovrebbe essere faro di ogni rappresentante delle Istituzioni, ma questo elemento fondamentale pare essere orpello per il sindaco dell’Aquila. Pierluigi Biondi, svilisce il ruolo di primo cittadino, calandosi nei panni di una sorta di “padrone permaloso”, troppo spesso aggressivo e iracondo. Lontano dall’impegno dovuto alla soluzione dei problemi della città e sempre attivo, invece, quale militante del suo partito; risultando quindi inadeguato al delicato mandato. L’attacco spregevole, immotivato e surreale rivolto dal primo cittadino all’onorevole Stefania Pezzopane rappresenta una pagina oscura, della vita civica della città capoluogo di regione, che non trova precedenti. Un luogo delle Istituzioni utilizzato come fosse la sede del suo partito per un attacco personale, surreale, basato su elementi inesistenti, su riletture personalissime e assai bizzarre che rivisitano e raccontano una “realtà” che nulla ha a che vedere con la verità dei fatti. Un attacco misogino e rozzo che le democratiche della provincia dell’Aquila respingono con forza e rinviano al mittente. Ognuno si qualifica con pensieri, parole ed azioni; questo assunto vale per tutti, naturalmente anche per Biondi che dovrebbe dedicare il suo prezioso tempo alla città, al territorio, a tutte le cittadine e a tutti cittadini; perché un sindaco è sindaco di tutte e di tutti. Perché quando si è eletti si lascia la tessera di partito nel cassetto e la si riprende a fine mandato, signor sindaco. La ricostruzione merita un lavoro da fare insieme, oltre le appartenenze, oltre gli steccati politici, in nome dell’amore per la propria terra, per la propria gente ed è indegno che si stravolga la verità per finalità che lasciano intendere altri obiettivi politici, sia pur leciti ma mal condotti e mal gestiti nelle modalità e nei tempi, da parte del primo cittadino, il cui ruolo pare vissuto come un paio di scarpe troppo strette, fastidiose e limitanti. Il sindaco dovrebbe sapere che i fondi per la ricostruzione arriveranno, e arriveranno non perché Biondi continua, con cadenza pressoché giornaliera, a scagliarsi contro il Governo ma bensì perché L’Aquila è una grande questione nazionale; così come saranno assicurate, anche quest’anno, le risorse per il riequilibrio dei bilanci; è accaduto ogni anno, signor sindaco. Legga le carte. L’Aquila e tutti i suoi abitanti meritano rispetto; meritano impegno, lavoro, cura e non meritano certamente invettive, azioni di stalkeraggio politico in un’infinita, volgarissima, perenne, campagna elettorale. Oggi s’inaugura il MAXXI, a Palazzo Ardinghelli. Un evento importante, sognato, voluto, realizzato da chi ha lavorato sodo e ha preso anche manganellate, signor sindaco, perché la propria, amatissima città tornasse a vivere. S’informi, signor sindaco e mostri maggior attaccamento alla città che l’ha accolta e le ha dato l’onore di rappresentarla. Sia degno dell’Aquila, sarebbe tempo.

Democratiche provincia dell’Aquila