“Ho scritto al Ministro Franceschini per avere un incontro sul restauro e la riapertura della chiesa di Santa Maria in Piano, patrimonio culturale più importante di Loreto Aprutino e anche monumento nazionale per i suoi straordinari affreschi”, annuncia il consigliere regionale PD Antonio Blasioli.
La chiesa è stata dichiarata inagibile per danni e lesioni verificatisi a seguito degli eventi sismici del 2016 ed è tuttora chiusa al pubblico. “I fondi sono stati stanziati dal MIBACT già dal 2018, soggetto attuatore la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo che probabilmente a causa della grave carenza di personale, conseguentemente all’emergenza Covid e ai tanti fronti di intervento sul territorio abruzzese, non ha potuto fino ad oggi operare – rimarca Blasioli – Uno stallo operativo che però bisogna superare, attivando tutte le sinergie del caso, a partire dalla Regione, perché la situazione non diventi penalizzante sia per la cittadina di Loreto e il suo indotto turistico. Tantissime sono state negli anni le visite anche da fuori regione per questa chiesa che fa parte di un patrimonio storico e artisticodi enorme valore e che per questo deve tornare alla portata di tutti. A Franceschini chiederemo di ridare il là alle procedure, perché partano al più presto e le porte di questo gioiello si riaprano ma cercheremo di capire anche come gli enti locali possano venire in soccorso.
L’antica fondazione dell’edificio di culto risale al VIII secolo e al suo interno si conserva uno degli apparati decorativi tra i più importanti del tardo gotico abruzzese, il celebre “Giudizio Universale”, opera di un ignoto artista che ha il merito di aver precorso i tempi, introducendo elementi di religione islamica nella tradizione cristiana ed è al centro di un dibattito che coinvolge vari aspetti della sua analisi ed interpretazione: iconografia, datazione, paternità.
Come detto, il Decreto MiBACT n. 106 del 19/02/2018 ha previsto il finanziamento di 1.073.200 di euro per interventi di “verifica del rischio sismico, riduzione della vulnerabilità, restauro” per la chiesa di Santa Maria in Piano, soggetto attuatore la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo; nel Piano degli interventi finanziato ai sensi dell’art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016 n. 232, sono previsti fondi disponibili già per l’anno 2019, si tratta di dare un orizzonte nuovo al lavoro fin qui prodotto.
Mi sento di rispondere così all’appello appassionato che il Sindaco Gabriele Starinieri e l’assessore alla cultura Antonella Di Martire hanno lanciato, trovando spazio sulle pagine del Corriere della Sera del 22 agosto 2020.
La chiusura ai visitatori di uno dei principali presidi culturali della Regione Abruzzo porta ancora una volta alla ribalta l’urgenza di ricomprendere la fruizione dei beni culturali tra i servizi pubblici essenziali e la piena integrazione di tali presenze nell’offerta turistica e culturale che un territorio come il nostro deve sempre essere in grado di dare”.