“Siamo ad agosto e l’abbazia di San Clemente a Casauria è ancora tristemente chiusa, sin dal mese di giugno ho rivolto il mio appello alla Regione, oltre che alla Direzione Regionale Musei Abruzzo del MiBACT, affinché si potesse trovare rapidamente una soluzione per riaprire la chiesa, non più fruibile dall’inizio dell’emergenza Coronavirus”, così il consigliere regionale PD Antonio Blasioli, che sull’argomento presenterà una risoluzione.
“Come si può fare promozione alle bellezze della regione se uno dei suoi monumenti più preziosi, insieme ad altri restano chiusi e non visitabili – sottolinea Blasioli – una situazione che ci indigna e che fa indignare anche i turisti che si recano sul posto, la cui chiusura non viene segnalata se non da un cartello affisso alla cancellata di ingresso? Parliamo di un importante complesso benedettino, tra i monumenti medioevali più belli d’Abruzzo, che in più occasioni si è trasformato in una meta proibita per i turisti che hanno espresso delusione e indignazione sui social per le inaspettate chiusure; critiche che, ovviamente, comportano un danno all’immagine della nostra Regione.
Da qui, dopo aver più volte sollecitato tutti i soggetti preposti a un incontro, ho deciso di presentare una risoluzione al presidente Marsilio e all’assessore di competenza, per chiedere, in un’ottica di sostegno “corale” alle attività turistiche da parte di tutte le istituzioni presenti su un territorio, ogni intervento utile alla riapertura dell’abbazia, valutando, nell’immediatezza, anche la disponibilità di eventuali associazioni locali del territorio, disposte, gratuitamente e solo nell’immediato, a collaborare per gestire e aprire al pubblico questo prezioso presidio culturale della Val Pescara.
Ho inoltre rappresentato al presidente della Regione l’indispensabile necessità di elaborare un progetto di valorizzazione integrata dei presidi storico-artistico-culturali presenti sul territorio regionale, che consenta una più attenta riscoperta dei luoghi e delle bellezze locali, in armonia con le altre istituzioni. Questo perché, sebbene la stagione estiva sia stata completamente stravolta e rivoluzionata dalle conseguenze dell’emergenza Covid e il settore turistico è tra quelli che sta subendo pesanti contraccolpi, è impensabile che non esista un piano integrato di fruibilità di questo patrimonio.
Si tratta di moltiplicatori di valore, che devono cominciare a contare di più perché riqualificano anche il territorio circostante, le zone interne. Se l’Abruzzo vuole davvero vedere crescere il suo flusso di visitatori, non può farlo con i monumenti, le chiese, i musei, i siti archeologici e di interesse culturale della Regione Abruzzo ad oggi, chiusi al pubblico o parzialmente aperti, in giorni e orari ridotti, e spesso senza alcun avviso, perché non riesce a gestire i protocolli della fase 3.
So che il Comune di Castiglione a Casauria e il Sindaco Biagio Petrilli si sono attivati per reperire volontari che aiutino il polo museale rispetto alla situazione emergenziale ma questa può rappresentare una soluzione transitoria per la riapertura, ma non per la gestione di questo luogo di arte e cultura”.