“Siamo seriamente preoccupati per quanto sta accadendo intorno agli impianti di risalita di Prati di Tivo e per come la Provincia di Teramo e la Regione Abruzzo stanno gestendo l’intera vicenda”. Questo il pensiero del Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, e del Capogruppo di “Abruzzo in Comune”, Sandro Mariani, che chiedono certezze nell’immediato, visto che la stagione estiva è ormai nel vivo e sta facendo registrare incoraggianti numeri in crescita per l’intero comprensorio montano del teramano, ed una seria programmazione in vista del futuro.

“Stiamo lavorando per portare questa problematica all’attenzione della Commissione Vigilanza al fine di approfondire ogni aspetto della vicenda e chiedere, al contempo, un impegno serio e concreto alla Regione Abruzzo” sottolinea Dino Pepe. “La comunità di Pietracamela e i turisti hanno necessità di avere risposte certe circa gli impianti e, senza dover attendere miracolose soluzioni calate dall’alto, Regione, Provincia, Comune di Pietracamela e gestore, assieme a tutte le parti interessate da questa spiacevole vicenda, devono sedersi attorno ad un tavolo ed iniziare seriamente a programmare il futuro degli impianti di Prati di Tivo disegnando una strategia di rilancio dell’intero comprensorio turistico montano che non può continuare a vivere alla giornata, sottoposto a continue turbolenze ed a scossoni che minano le certezze ed il futuro di quegli imprenditori che hanno puntato sulle potenzialità della nostra montagna”.

“Il centrodestra che guida la Provincia e la Regione si è contraddistinto finora solo per una serie di mirabolanti annunci, promesse di fantomatici fondi mai arrivati ed un piano di rilancio della nostra montagna rimasto, per ora, solo sulla carta, o meglio nei sogni di qualche Consigliere regionale a cui evidentemente l’alta quota dà alla testa” dichiara Sandro Mariani. “In concreto, al netto degli annunci e delle speranzose dichiarazioni del Presidente Di Bonaventura, e delle passerelle del Governatore Marsilio e dei suoi, di concreto restano solo i 4 milioni di euro ottenuti, grazie allo schema di convenzione con il MIT, dalla passata Giunta D’Alfonso che consentiranno, questi si, importanti interventi di consolidamento e adeguamento della viabilità della SP 43 per Prati di Tivo. Il resto sono solo “promesse da marinaio”, che in montagna non ci azzeccano nulla, e qualche “spicciolo” piovuto a mo’ di elemosina visto che i soldi veri li hanno destinati agli investimenti su altre aree montane abruzzesi più gradite al Governatore romano”.

“Auspichiamo che si apra un serio dibattito sul futuro della stazione dei Prati di Tivo e dei suoi impianti – concludono i due consigliere regionali di centrosinistra – in ballo c’è il futuro della nostra montagna e di un comprensorio che ha un valore troppo importante per la nostra provincia e non può più essere lasciato in balia degli eventi”.