Certo non si avvertiva il bisogno che questa amministrazione producesse ancora danni con il suo operare, ma, per ragioni che ci si riserva di approfondire, ecco arrivare la delibera della così detta pedonalizzazione del centro storico.
Peccato che lo stesso centro storico versi in una condizione di totale degrado, sporcizia, incuria e abbandono.
Peccato che il centro storico sia luogo di scempi edilizi.
Peccato che nessuna azione sia mai stata pensata e programmata per valorizzare il centro storico rendendo la vita di chi in centro vive e lavoro un minimo accettabile e, perché no, preferibile.
Dalle risse alle buche, dalle erbacce ai vespasiani di uomini e animali, nulla ma davvero nulla è stato mai affrontato. Però senz’auto tutto questo si vede di meno, deve aver pensato la furba giunta.
E poco importa se i turisti si meravigliano di tanto degrado, poco importa se ai pochi commercianti che restano aperti e che tanto sono stati utili durante il lock down, una frettolosa e disastrosa chiusura imposta senza riflessione e senza confronto causi perdite economiche, disagi con i fornitori e corrieri, e tante altre difficoltà.
Solo gli sciocchi possono preferire un centro storico invaso dalle auto, solo gli sciocchi possono preferire lo smog a quel po’ di aria sana che resta. Perciò non è questo il punto.
Le richieste di alcuni esercenti di rivedere la delibera hanno tutt’altra motivazione, che riguarda la sopravvivenza della loro attività e quella delle loro famiglie in un momento di così grave crisi.
Insomma, un’amministrazione che verrà ricordata per i cavalli al parco fluviale, per aver perso i finanziamenti del bimillenario ovidiano, della villa comunale e tanti altri ancora, una amministrazione che ha fatto incetta di brutte figure in tutto l’Abruzzo, perché vuol fingere di essere altro anche imponendo una scelta così divisiva?
È solo un tentativo di darsi una verniciata o ci sono altre inconfessabili ragioni? Non basta forse la crisi preesistente? Bisogna creare difficoltà ulteriori a tutti? Si, a tutti, perché l’impoverimento o la chiusura  anche di una sola attività significa che ne risentiremo tutti.
Non è forse più logico rivedere una delibera così contestata ed iniziare a ripulire il centro dalle erbacce, dagli abusivismi, dai pericoli delle buche? Perché questo troverebbe tutti d’accordo. E poi discutere di pedonalizzazione trovando una soluzione condivisa.
Ma forse si preferisce continuare a dividere, altra modalità caratterizzante un’amministrazione arrogante dalle scelte sempre più deleterie.
Il circolo del Partito Democratico di Sulmona