A che punto siamo nel nostro comune rispetto al completamento dei lavori per l’infrastruttura di rete in banda ultralarga? È la domanda che molti cittadini ed imprese aquilane si fanno, soprattutto al permanere di una condizione, dovuta al Coronavirus, che ha cambiato profondamente abitudini ed esigenze quotidiane. Una domanda rispetto alla quale ho sollecitato l’amministrazione comunale a dare puntuale risposta nell’ambito di una commissione consiliare che ho chiesto di dedicare all’argomento alla presenza di Open Fiber, società da cui dipendono i lavori di infrastrutturazione della rete.

Gli interventi previsti, che vedono il territorio diviso in zone bianche, grigie o nere, a seconda del livello di investimenti previsti da parte degli operatori privati, rappresentano nel loro insieme uno strumento fondamentale per abilitare le aziende all’innovazione e alla trasformazione digitale. Dalla diffusione della banda ultralarga derivano infatti indubbi benefici per le imprese in termini di competitività sul mercato globale che si traducono, conseguentemente, in opportunità di sviluppo territoriale. Il gap digitale rispetto ad altri territori, che abbiamo misurato nei mesi di lockdown in tutti i settori, dalla pubblica amministrazione, alla scuola, passando per le piccole imprese, va recuperato in fretta, a partire dall’adeguamento delle infrastrutture di rete ai più alti standard prestazionali, per arrivare alla diffusione di una vera cultura digitale indispensabile per affrontare le complesse sfide dei nostri tempi.

L’obiettivo, più volte evocato, di fare dell’Aquila una città dell’innovazione e della conoscenza necessita di un lavoro e di un’attenzione costanti da parte delle istituzioni, maggiori senz’altro di quelli dimostrati finora dall’amministrazione comunale. Il mio appello a fare di più sia occasione per rilanciare con determinazione un asset strategico per il futuro della nostra città e più in generale per la tenuta delle aree interne.

Stefano Palumbo
Capogruppo del PD in consiglio comunale