Davvero singolare l’ossessione dell’ ex assessore regionale al lavoro che si preoccupa di intervenire sui “social” a ribadire la sua incrollabile fede nella estraneità di questo territorio ad ogni possibile pericolo di infiltrazioni malavitose.  E questo nonostante l’arresto di un esponente della camorra del noto clan Senese residente a Campo di Giove, pronto ad  aprire attività anche a Sulmona, posto ai domiciliari a casa della compagna a Bagnaturo. Esponente che, attraverso alcune società, aveva tra gli altri anche il compito di riciclare il denaro sporco del clan camorrista.  L’ex si preoccupa di ribadire come questo Circolo del PD sia sostanzialmente responsabile di fare politica spargendo in giro pericolosi (per chi?) proclami contro la camorra ed il malaffare in genere, e contro il rischio di una radicalizzazione nel nostro tessuto socio economico. E lo fa affidandosi al suo “Ghostwriter” , malauguratamente poco informato che, nella circostanza, ci paragona ai “professionisti dell’antimafia”  evocati da Leonardo Sciascia in un articolo sul Corriere della Sera del ’88 con cui criticava Falcone e Borsellino.  Sciascia sbagliò perché Falcone fu ucciso, e poi fu ucciso anche Borsellino. Ma almeno era Sciascia. Che dire? Come partito politico cerchiamo di operare mettendoci al servizio della collettività che abbiamo l’ambizione di voler rappresentare impegnandoci su temi concreti e riportando fatti e notizie di allarme sociale che ci sembrano rilevanti. Altri soggetti, attualmente non meglio specificati (il pendolo della scelta della convenienza personale non ha ancora fermato la sua corsa), preferiscono negare e minimizzare con affermazioni abbondantemente già smentite dalle cronache giudiziarie e dalle indagini della DIA.  Cosa spinge l’ex assessore regionale a questa condotta ossessivamente negazionista? Non sarebbe più logico far adottare le linee guida contro le infiltrazioni criminali elaborate proprio da questo circolo dalle sue molteplici “extension” piazzate negli enti pubblici?

Perché  proprio  come  diceva Borsellino  “Politica  e  mafia  sono  due  poteri  che  vivono sul controllo  dello  stesso territorio:  o  si fanno  la guerra  o  si mettono  d’accordo”. Noi ci  teniamo  ad  essere quelli che a mafia, camorra e ‘ndrangheta, preferiscono fare  la guerra.

Il circolo Pd di Sulmona