Il Consigliere e Vice-Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe, ha scritto al Presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura, per chiedere la convocazione di un incontro urgente per parlare della situazione dei servizi di trasporto pubblico nel teramano che sono stati fortemente ridimensionati nella cosiddetta “fase 2”, ovvero quella del “ritorno alla normalità” dopo il periodo di lockdown causato dalla recente pandemia di Covid 19.
“Nella nostra provincia – sottolinea Pepe – sono purtroppo molteplici i disservizi riscontati sulla gestione e organizzazione di un servizio essenziale come quello della mobilità delle persone e, a quanto mi risulta, ci sono criticità maggiori rispetto alle altre aree abruzzesi. D’altronde basta aprire i giornali per leggere, ormai quotidianamente, le lamentele di amministratori e semplici cittadini, esasperati da tagli di corse e ridimensionamenti di tratte varie”.
“Le questioni aperte sono tante e le più disparate” prosegue il Vice-Capogruppo Regionale del Partito Democratico. “Le riduzioni delle corse, le diminuzioni dei servizi di collegamento tra comuni limitrofi, i disagi dei pendolari che non hanno garanzia sulle fasce orarie corrispondenti con i turni di lavoro e le mancate coincidenze sono solo alcune delle inefficienze con le quali i teramani devono fare i conti da settimane. A queste si aggiungono problematiche annose che definirei quasi “storiche” e strutturate come, ad esempio, le mancate manutenzione dei mezzi, il parco macchine obsoleto, i carenti collegamenti con Roma, con L’Aquila, con il fondamentale snodo ferroviario di Pescara e con le aree più produttive della nostra regione, l’affidamento dei servizi in sub concessione ad altre imprese producendo, tra le altre cose, una precarizzazione delle condizioni contrattuali dei lavoratori e una sostanziale privatizzazione del servizio”.
Purtroppo, come ribadisce Pepe nella sua nota, a preoccupare i teramani è soprattutto il futuro e, in particolare, l’autunno prossimo con la riapertura delle scuole e di tutte le attività produttive che potrebbe causare un vero e proprio “cortocircuito” del trasporto pubblico locale, incapace di far fronte alle richieste di sicurezza e di mobilità che arriveranno.
“In tale ottica – conclude nella sua nota l’ex Assessore Regionale – ho chiesto al Presidente della Provincia di convocare, a stretto giro, una riunione operativa, aperta ai sindaci, alle parti sociali, ai rappresentati dell’azienda TUA, ai comitati dei pendolari, alla Regione Abruzzo e a tutti i rappresentati Istituzionali locali, con lo scopo di riprogrammare al meglio il trasposto pubblico nella nostra provincia e dare soluzioni ad un servizio costituzionalmente garantito”.