“L’ultimo tratto di strada che conduce al Rifugio Pomilio riaprirà al transito nelle prossime ore, per essere fruibile già da domani alle 24 o al massimo nel giorno successivo e se ciò è avvenuto lo si deve al nostro lavoro positivo per risolvere un problema che altrimenti sarebbe rimasto ignorato dalla Regione”, così il capogruppo PD Silvio Paolucci e il consigliere Antonio Blasioli che si sono occupati in prima persona della risoluzione dell’impasse, investendo la Regione.

“La Provincia di Chieti non deve essere esortata come fa l’assessore Febbo nella sua nota, perché il presidente Pupillo ha già operato, predisponendo la riapertura del tratto chiuso fino al 15 di novembre e per farlo ha dovuto affrontare dei lavori di manutenzione in modo da renderla subito praticabile in sicurezza – dicono i due esponenti PD – E quanto agli stanziamenti annunciati dall’assessore, va a lui ricordato che quelle cifre, come gran parte delle poste finanziarie che consentono all’esecutivo di centrodestra di governare, sono frutto del lavoro del centrosinistra. Nostra è la proposta di legge regionale capace di risolvere e trovare le coperture finanziarie per intervenire sugli ultimi tre chilometri della provinciale 220 che portano al Rifugio Pomilio. Grazie a quella soluzione scritta nera su bianco e che indicava una via precisa per agire che resta ancora valida e percorribile, la Giunta lenta che era rimasta ferma fino ad allora si è finalmente mossa, trovando risorse che la Provincia di Chieti non avrebbe mai potuto sostenere viste le difficoltà in cui si trova.  Covid a parte si rischiava di trasformare la mancata azione in un costo a carico del turismo della zona, difficile da fruire con quel tratto di strada chiusa. E ancora una volta la Regione stenta a sostenere gli Enti che si trovano in difficoltà, anche se in ballo ci sono i luoghi più famosi e attrattivi d’Abruzzo, visto che qui stiamo parlando della via di accesso alla Maielletta, quella degli impianti vista mare, noti a tutti perché si può sciare guardando la costa sottostante. Il lavoro non finisce qui, va portato avanti, perché i problemi non si risolvono solo con gli annunci”.