Sono ripresi stamane con un sopralluogo nel sito della ex Montecatini di Piano D’Orta i lavori della Commissione d’inchiesta regionale sul Sin di Bussi, presieduta dal consigliere Antonio Blasioli. Seduta speciale a cui hanno preso parte, oltre ai commissari, anche il presidente del Consiglio Regionale, il neo direttore e i tecnici dell’Arta, il Sindaco di Bolognano, il Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo, il presidente della Provincia di Pescara, il Comandante della Polizia Provinciale e i rappresentanti della proprietà delle aree.

“E’ simbolico iniziare da quest’altro sito industriale che è parte del Sin – così il presidente Blasioli – con la speranza che la presa di coscienza dei commissari della situazione ancora irrisolta e delle attese che nutre, giustamente, la cittadinanza, possa avere una funzione propulsiva, visto che il nostro organismo non ha poteri di intervento diretto. Parliamo di un territorio con vocazione agro pastorale, che con Bussi, dal 1904 in poi è stato il polo industriale elettrochimico di riferimento per l’Abruzzo e in Italia, anche per la produzione bellica negli anni delle guerre. Siti simili per storia e vicende, accomunati anche dall’individuazione dello stesso soggetto inquinatore: che allo stato è Edison, nonché dal medesimo SIN e destino industriale, con la stessa e legittima aspirazione alla bonifica.

Situazione ancora in stallo: per Piano d’Orta e le discariche nord di Bussi, è stato individuato il soggetto inquinatore, nella Edison, ma nel sito oggetto del sopralluogo, a fronte dell’ordinanza della Provincia dell’8 agosto 2015, il Ministero ha approvato il Piano operativo di bonifica (P.o.b.) limitatamente alla rimozione dei rifiuti di produzione, mentre da due anni l’analisi di rischio sanitario e ambientale viene osservato, ma non è stato ancora definito. La speranza è che il Ministero dell’Ambiente mantenga fissata la Conferenza di servizio del prossimo 30 giugno e Regione, Arta, Ispra, Comune di Bolognano e altri soggetti invitati arrivino a una analisi di rischio condivisa, sulla base delle rispettive osservazioni. Ci si lavora da due anni e sarebbe ora che si arrivasse alla definitività. Bisogna evitare di concedere ulteriori tempi a Edison perché ciò significa rinviare ulteriormente la bonifica, che i cittadini di Bolognano attendono con ansia.

C’è poi il tema della riperimetrazione del sito. Oggi, guidati dalla dottoressa Lucina Luchetti dell’Arta e dalla dottoressa Silvia De Melis del Servizio gestione rifiuti della Regione, abbiamo potuto vedere tutti, vere colline di materiali anche al di fuori del sito e anche nella proprietà Enel, che a quanto pare, non ancora avvia la caratterizzazione. Questo approfondimento ulteriore costituirà un altro lavoro per la Commissione che, in attesa del decreto che riperimetrerà il Sin, come da richiesta della Giunta regionale del 2018 e conferenza di servizi del 3 febbraio 2020, dovrà capire il perché dei ritardi nella caratterizzazione di altri soggetti e le scelte che la Regione riterrà di adottare rispetto ad una eventuale e ulteriore allargamento del Sin.

La sensazione è che il percorso partito con le ordinanze della Provincia di Pescara nel 2015, che individuano il soggetto inquinatore, sia l’unico praticabile, ma su questo occorre l’impegno di tutti gli enti coinvolti, affinché si arrivi a un progetto di bonifica condiviso e celere, mettendo al riparo la falda e il fiume Orta e quindi fiume Pescara, che ancora oggi continuano ad essere inquinati dal sito della ex Montecatini. Porteremo avanti un lavoro importante e fitto di approfondimento e di analisi, per avere una conclusione utile alla comunità e alla consapevolezza della situazione e delle soluzioni. La Commissione tornerà a riunirsi il 25 giugno a L’Aquila per proseguire con le audizioni”.