La Commissione d’inchiesta sul Sin di Bussi tornerà a riunirsi mercoledì 17 giugno, riprendendo i lavori con un sopralluogo sul sito di Piano d’Orta che sarà anche la prima attività ufficiale del neo presidente Antonio Blasioli che succede a Giovanni Legnini alla guida dell’organismo regionale. L’appuntamento è fissato sul posto alle ore 10.00, parteciperanno anche il Sindaco di Bolognano, l’Arta, il Servizio gestione rifiuti della Regione Abruzzo e il Comandante della Polizia Provinciale. Il territorio di Piano d’Orta di Bolognano insieme a quello di Bussi, dal 1904 hanno rappresentato un polo industriale elettrochimico di grande importanza per l’Abruzzo e di riferimento a livello nazionale, terre che fino ad allora avevano avuto come sistema produttivo di riferimento quello prettamente agropastorale.
“Si tratta di siti simili per tanti aspetti – sottolinea il presidente della Commissione Antonio Blasioli – sono infatti accomunati dallo stesso proprietario, dal medesimo destino industriale, fanno entrambi parte dello stesso SIN e per un verso scontano anche un destino comune. Hanno anche una storia simile, con la difficoltà ulteriore di essere obiettivi dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, per la produzione bellica del periodo, specie a Piano d’Orta, peraltro meno riparato rispetto alle gole che riparavano il sito di Bussi.
Per Piano d’Orta e le discariche nord di Bussi, poi, è stato individuato il soggetto inquinatore, nella Edison, ma nel sito oggetto del sopralluogo, a fronte dell’ordinanza dell’8 agosto 2015 il Ministero ha approvato il Piano operativo di bonifica (P.o.b.) limitatamente alla rimozione dei rifiuti di produzione, che sembrerebbe non aver avuto seguito, mentre da due anni l’analisi di rischio sanitario e ambientale viene osservato, ma non è stato ancora definito.
Ora sembrerebbe convocata una nuova conferenza di servizi decisoria, che mi auguro possa tenersi il 30 giugno, al fine di evitare di concedere a Edison altro tempo prima di ottemperare a quanto dovuto e rinviando ulteriormente la bonifica, tanto che in caso di mancato accordo spero che il Ministero possa decidere.
Quella di mercoledì sarà l’occasione per visitare il sito della ex Montecatini, in modo che i Commissari possano farsi un’idea dal vivo della situazione attuale e della lunga procedura, anche attraverso la presenza del Servizio rifiuti e dell’Arta e avremo modo di fare il punto sul contenzioso che riguarda proprio Piano d’Orta, al fine di verificare cosa ha deciso la Regione Abruzzo in merito all’allargamento del SIN, ipotesi già rideterminata una volta, a febbraio 2020, in base alla Delibera di Giunta regionale n. 342 del 24 maggio 2018 e precisata dalla Delibera di Giunta regionale n. 645 del 9 agosto 2018.
L’Arta sta continuando il lavoro di verifica anche in aree esterne al SIN, in particolare rispetto a quelle comprese tra le abitazioni di via Fiume e il bacino del fiume Orta. A gennaio 2019 l’Agenzia comunicava alla Regione: “la presenza di rifiuti pericolosi e non pericolosi all’esterno del perimetro dell’ex impianto produttivo, di riporti storici non assimilabili a terreno, di potenziale contaminazione a carico di terreni e di contaminazione a carico di acque sotterranee al di fuori del perimetro dell’ex impianto produttivo” e la Regione Abruzzo già con nota del 12 aprile 2019 comunicò al Ministero dell’Ambiente che avrebbe atteso l’esito delle indagini del materiale e avrebbe convocato un tavolo tecnico per una ulteriore richiesta di riperimetrazione
Insomma, riprende un lavoro importante di approfondimento e di analisi, che nei prossimi tre mesi avrà un ritmo serrato, per avere una conclusione utile alla comunità e alla piena conoscenza della situazione e delle azioni fatte e concertate e che condividerò con i Commissari cercando di chiudere il cerchio dei sopralluoghi e audizioni decisi all’insediamento e, si spera, di vedere entrare nella fase operativa, l’inizio di una bonifica attesa troppo a lungo”.