“La Giunta Marsilio ha completamente abbandonato il mondo agricolo abruzzese ed i suoi operatori” sottolinea l’ex Assessore all’Agricoltura, Dino Pepe. “A dirlo, a poco più di un anno dall’insediamento della nuova governance regionale, sono i sindacati di categoria e gli agricoltori che, in questi giorni, stanno mettendo in risalto le tante mancanze della maggioranza di centrodestra in questo importante settore, a cominciare dai ritardi nelle istruttorie e relative graduatorie sui bandi dei giovani agricoltori, nonché quelli della misura ad investimento per importi inferiore a 250 mila euro, per finire con la più volte sbandierata rimodulazione del PSR di cui non vi è ancora traccia malgrado le tante promesse fatte dal centrodestra in campagna elettorale”.

“Avevano annunciato che avrebbero ridotto la burocrazia che, a loro dire, bloccava il mondo agricolo abruzzese e che avrebbero riorganizzato, in meglio, gli uffici del settore, ma dal loro insediamento non si è mosso nulla e, anzi, la situazione generale si è aggravata, come denunciato a gran voce dai sindacati stessi” dichiara il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Partito Democratico. “D’altronde il lento operato di Marsilio e dei suoi nel settore agricolo è sotto gli occhi di tutti: in 16 mesi non sono riusciti a pubblicare nessun nuovo bando delle misure strutturali, salvo la riedizione del pacchetto giovani, mancano all’appello misure molto importanti per l’intero comparto come la 6.4 per il sostegno alla diversificazione delle attività agricole come agriturismi e fattorie didattiche, nonché gli investimenti per la gestione dell’acqua, quanto mai urgenti per il mondo agricolo visti i cambiamenti climatici in atto. Tutto questo sta a certificare la fallimentare politica agricola di Marsilio e dei suoi”.

“Ma potrei andare oltre – prosegue Pepe – le misure per la forestazione sono ferme al palo, con buona pace delle tante promesse fatte e non mantenute, la gestione della fauna selvatica è inesistente, vi sono ritardi nell’attivazione della selezione e del piano di controllo, con il conseguente aumento dei danni causati a colture e allevamenti dai cinghiali. Al danno poi si è unita la beffa e così si è scoperto che, nella tanto sbandierata legge “Cura Abruzzo” non c’è niente per il mondo dell’agricoltura, segnale inequivocabile della scarsa considerazione che la maggioranza ha per questo settore strategico della nostra economia”.

“Chiediamo quindi un deciso cambio di passo a Marsilio e alla sua Giunta – conclude il Vice Capogruppo del Partito Democratico – non serve a nulla fare promesse che poi non vengono mantenute, occorre ascoltare attentamente il grido d’allarme che viene dal mondo agricolo e porre rimedio ai numerosi errori fatti in questi primi 16 mesi di governo regionale altrimenti i danni causati saranno irrimediabili ed a pagarli saranno i nostri agricoltori”.