L’annunciata realizzazione del collegamento Roma-Pescara nell’ambito della velocizzazione di quelle reti ferroviarie che più ne hanno bisogno, visti gli attuali tempi di percorrenza di quella tratta assolutamente inaccettabili, è una di quelle occasioni di rilancio dello sviluppo dell’intera Valle Peligna con la città di Sulmona capofila, che non può essere assolutamente persa. E’ indiscutibilmente merito di questo Governo, di cui il Partito Democratico è parte fondante e propulsiva, con il Ministro Gualtieri artefice di provvedimenti economico-finanziari di tutto rilievo e la ministra De Micheli alle Infrastrutture e Trasporti, aver riesumato un problema da sempre all’attenzione del territorio, propugnandone la realizzazione in un disegno strategico complessivo, funzionale al rilancio dell’economia nazionale. Spetta adesso alle Amministrazioni locali – regionali, provinciali e comunali – non far cadere la proposta facendola propria ed assumendo quelle iniziative, ai vari livelli, che servano da pungolo e supporto al disegno governativo. Quando sosteniamo la necessità di una classe politica dirigente all’altezza delle sfide che ci attendono è esattamente questo che intendiamo. Ben venga la pulizia del Parco Daolio e della città in genere – atto dovuto e risultato minimo di una Amministrazione, peraltro latente negli ultimi quattro anni, anche su questo –; così come la determinazione dell’ennesimo assessore, forse un po’ più sveglio del precedente che – non possiamo dimenticare – passerà alla storia cittadina per aver tentato di risolvere il problema mettendo a pascolare su quel prato alcuni cavalli, con risultati dall’esito perverso. Ma oggi, più che mai, occorre una visione strategica del rilancio socio economico di un’intera Valle, con la sua Città più importante per storia e tradizione, che non può essere demandata evidentemente a questa classe politica che siede a Palazzo S. Francesco, della cui inefficiente azione politico-amministrativa è stata data piena prova in questi quattro anni abbondanti. Esempio dirompente, la politica di ricostruzione delle scuole sulmonesi a tutt’oggi balbettante, per usare un eufemismo, che costringerà i giovani studenti di questa città all’ennesimo ritardo nell’agognato ingresso (rinviato ormai da quanti anni?) in aule normali.  Di fronte alla ventilata possibilità di nominare commissari alla ricostruzione i Sindaci per accelerarne l’iter burocratico,  esprimiamo sin da ora forti perplessità. Il caso del Liceo Classico Ovidio che aspetta da dieci anni una ricostruzione nel centro Storico della città, da sempre annunciata e mai verificatasi, costituisce purtroppo l’evidenza più dolorosa per la nostra comunità di una incapacità amministrativa di cui ci sarebbero prove inconfutabili. Quali l’annotazione del genio Civile Regionale che, in risposta al Dirigente dell’Istituto in parola, affermava in tempi andati di essere in attesa delle integrazioni al progetto depositato da parte degli uffici competenti comunali, o quegli 800.000 € promessi dalla provincia a supporto dell’opera di cui si sono perse le tracce. Non riteniamo questa Amministrazione all’altezza del compito. Però, nella deprecata ipotesi che ciò dovesse avvenire, si abbia per lo meno l’umiltà – in questi pochi mesi di fine mandato – di circondarsi di professionisti autorevoli e capaci in modo da misurarsi con l’immane compito, con un minimo di competenza.

 

Il circolo PD di Sulmona