Una disfatta su tutta la linea per l’amministrazione comunale, quella sancita dalla sentenza del TAR sull’iter urbanistico seguito per la modifica delle Norme Tecniche Attuative per la ricostruzione delle frazioni, con la quale il tribunale amministrativo regionale ha cancellato tutte le delibere adottate sull’argomento dal consiglio comunale su proposta degli assessori leghisti D’Eramo e del suo successore Ferella, vero ispiratore di tutto l’impianto.
Si torna così, dopo tre anni di giunta Biondi sprecati in uno scriteriato percorso amministrativo, alle norme stabilite nel 2016 dalla precedente amministrazione, con il nuovo Piano regolatore generale, di cui invece tanto ci sarebbe bisogno, scomparso ormai dal dibattito pubblico.
È una sconfitta innanzitutto all’arroganza con cui la giunta, sostenuta acriticamente dalla sua maggioranza, è andata testardamente avanti contro ogni logica di buon senso e di buona amministrazione, sorda rispetto ai rilievi palesi che io ed altri consiglieri di opposizione abbiamo sollevato formalmente in occasione di ogni passaggio in aula. Una sconfitta che imporrebbe le immediate scuse innanzitutto alla città e ai suoi cittadini, per il caos generato e i ritardi accumulati, e in secondo luogo alla Sovrintendenza schernita dall’assessore in più di una circostanza. Una sconfitta che, in ultimo, richiama a responsabilità pesanti e precise dell’assessore Ferella, e del dirigente competente, Avv. De Nardis, che svuotati ormai di ogni credibilità nell’esercizio del rispettivo ruolo farebbero bene, entrambi, a farsi da parte.
Il capogruppo del PD in consiglio comunale
Stefano Palumbo