La risposta da parte dell’Amministrazione comunale sulla nostra proposta riguardante il futuro dell’Ospedale, finalmente è arrivata. Non è sicuramente quella che ci aspettavamo, cioè una presa di posizione nel merito, ma essa è semplicemente e goffamente la riproposizione di vecchie e inutili polemiche, con un armamentario triste e fortemente propagandistico.

Dopo un utile e fruttuoso Consiglio Comunale da noi richiesto, dopo un documento condiviso sulla sanità atriana, abbiamo ritenuto di dover fare un passo ulteriore nel dibattito e presentare all’attenzione delle forze politiche, dei sindacati, dei cittadini, una proposta aperta e avanzata per dare un futuro certo al nostro Ospedale.

Nel frattempo abbiamo registrato manovre, comportamenti e altri segnali inquietanti all’interno della struttura ospedaliera che abbiamo voluto denunciare anche all’Amministrazione comunale.

Ecco la nostra forte richiesta di risposta e di confronto al Sindaco, altro che “ansia da prestazione”! Lei dovrebbe essere preoccupato della sua inutilità e isolamento politico all’interno della sua coalizione e del fatto che viene regolarmente escluso da ogni riunione ove si decidono le sorti dell‘Ospedale (V. polemica con il Sindaco di Giulianova).

Sindaco, per favore, non assuma atteggiamenti da ducetto piccato che non le sono consoni e che la fanno apparire francamente fuori tono e luogo. L’ autorevolezza si conquista con ben altre prestazioni.

Risponda nel merito e nella sostanza! E se non ha argomenti, è inutile alzare cortine fumogene per coprire l’assenza, da parte sua, di controllo e di programmazione.

Si chieda: “ma io, Sindaco di Atri, ed esponente di una coalizione di destra, emerito e conosciuto ammaina bandiere europee per il sollazzo degli estremisti sovranisti locali, conto qualcosa o stanno passando sulla mia testa soluzioni e programmi a me sconosciuti e imbarazzanti?”

  • Lei parla di “quattro milioni di euro per progetti già in essere” per l’Ospedale. Non ce ne vuol parlare? Non ne vuole discutere con i cittadini?
  • Lei dice “che quasi tutti i reparti torneranno a funzionare”;

quasi? E’ quel quasi che ci preoccupa.

Ma quando?  Siamo già in ritardo, non se ne è accorto?

  • Lei ribadisce “la disponibilità a confrontarsi sulla progettualità”.

Bene! Allora convochi subito la Commissione Sanità e la faccia discutere sulla nostra proposta e su eventuali altre, poi convochi il Consiglio Comunale sull’argomento.

Noi chiediamo questo e bando alle ciance, non è il momento!

Il S. Liberatore non si tocca!

 

Il circolo PD di Atri