L’emergenza Coronavirus pone Sulmona dinanzi ad un bivio: tornare ad una politica con la P maiuscola fatta di programmazione e obiettivi da raggiungere o sprofondare definitivamente in un baratro da cui sarà impossibile risalire.

E’ giunto il momento di scelte chiare e coraggiose, che abbiano visione di quella che sarà la città, nessuno può più permettersi di perdere tempo e denaro a danno dei cittadini e del territorio.
Il Partito Democratico, che durante l’emergenza Covid19 è stato tacciato della Casini di ipercriticismo, è comunque rimasto totalmente inascoltato in una fase che richiedeva grande senso di responsabilità ed il coinvolgimento di tutte le forze politiche della città.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: una nevrotica gestione della Fase1 ed assenza di programmazione nella Fase2, con una città che si sente abbandonata e in attesa di risposte.
Nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, compatibilmente con la situazione, il circolo del Partito Democratico di Sulmona inaugurerà una nuova stagione della politica cittadina, si terranno una serie di incontri con le associazioni della città, i sindacati, i cittadini, gli operatori turistici, culturali e tutti coloro che hanno deciso di investire la propria vita in questa città. Vogliamo ascoltare tutti e mettere a disposizione il nostro partito a tutti i livelli, compresi i rappresentanti al Governo, per risolvere i problemi e rilanciare la città.
Il dopo COVID19, oggi più che mai, richiede programmazione, strategia e unità d’azione affinché Sulmona non venga condannata ad un inesorabile oblio.
Gli incontri saranno incentrati sui principali temi da cui la città deve ripartire: Sanità, Edilizia, Cultura, Turismo, Mobilità, Lavoro e molto altro. Dentro queste categorie ci sono persone, cittadini, lavoratori autonomi, PIVA, ristoratori, commercianti, operatori turistici e culturali, e tutti coloro privi di reddito che oggi hanno grandi difficoltà ad affrontare il prossimo futuro ed è nostro compito, in questa fase storica, assumerci la responsabilità dell’azione.
Siamo alle battute finale di una sciagurata avventura amministrativa che porta la firma di Annamaria Casini: un malsano accordo di potere di cui lei rappresenta solo la punta dell’Iceberg
L’ultimo esempio “etico” di questa amministrazione, a tacere del Consorzio di bonifica e di tanto altro di cui interesseremo la Corte dei Conti, arriva anche dai suoi stessi assessori, i quali durante la Fase1 hanno continuato a percepire indennità senza quasi mai riunirsi e deliberando poco o niente.
Al contrario loro gli imprenditori ed cittadini hanno dimostrato senso di appartenenza al territorio ed hanno espresso la massima solidarietà.
Ci aspettiamo che seppur tardivamente versino alla Caritas o all’Ospedale le indennità percepite durante il lock down differenziandosi così dalla Casini il cui unico obiettivo è stato quello di restare aggrappata alla sedia di Palazzo San Francesco.

A Sulmona è giunto il momento del ‘Noi’, di ciò che serve al bene della comunità, cancellando al più presto le modalità egoistiche e dannose adoperate finora con risultati disastrosi.

Il Circolo Pd di Sulmona