Il consigliere regionale Sandro Mariani dichiara: “Una decisione inopportuna, incredibile, immotivata e che danneggia molti abruzzesi che hanno sostenuto già ingenti costi per la presentazione delle domande” è quanto dichiara il capogruppo di Abruzzo In Comune Sandro Mariani circa la decisione dell’assessore Febbo di revocare i bandi del POR-FESR 2014/2020. “L’Assessore Febbo si è guadagnato il titolo di Attila, dove passa lui non cresce più neanche l’erba. Con un atto di imperio, lui e la sua maggioranza stanno revocando bandi, fondi europei, gettando nel caos totale centinaia di abruzzesi ed imprese che contavano su questi finanziamenti. Tutto questo forse per finanziare la legge “fuffa” da 19 milioni di euro, in discussione in Consiglio regionale, dove di certo c’è solo che non c’è un soldo vero per gli abruzzesi, anzi, quei pochi che ci saranno, guarda caso, sono fondi della cattiva e matrigna Europa. Non vi è traccia di un solo euro regionale rinvenuto da Marsilio nel bilancio.”

Tornando ai fondi per Mariani “è incredibile che si facciano bandi, si proroghino gli stessi al 30 maggio e in corsa si dica ai cittadini “Abbiamo scherzato, il bando non esiste più!”. Così come è incredibile che si decida di privare i territori di risorse importanti per il rilancio e la crescita, ancora più necessari dopo l’emergenza Covid. È assurdo che in determina si scriva che “non vi è alcuna domanda e nessuna candidatura a valere sull’Avviso approvato con la DPG015/127 del 3 marzo 2020.  Sono in grado io stesso di dimostrare che c’è almeno una domanda presentata, ma sono sicuro che ve ne siano altre, perché le telefonate che ricevo dagli abruzzesi sono decine e decine. E’ un pasticcio senza precedenti, senza contare che prima si revoca e poi si annuncia un nuovo bando. Una beffa per chi ha sostenuto spese pari ad almeno 5 mila euro per presentare le domande o preparare progetti per gli investimenti. Cosa dovranno fare queste persone? Spendere altri soldi? È una vergogna, figlia dell’improvvisazione di una giunta regionale che naviga a vista”.
A seguito della risposta di Febbo Mariani dichiara: “Non sono io che devo imparare a leggere ma è l’Assessore Febbo che deve imparare a governare la Regione. Anziché gettare scompiglio tra le imprese abruzzesi, che erano pronte a presentare i progetti in base ad un determinato bando regionale, o che addirittura  li avevano già depositati, l’Assessore avrebbe fatto bene a procedere e portare a termine l’iter, finanziando poi ulteriori progetti tramite scorrimento della graduatoria: le imprese dovete sostenerle, anche semplificando il più possibile la macchina amministrativa, e non confonderle o peggio danneggiarle. Per ora, più che l’ampliamento a 9 milioni ciò che registro con certezza è lo sconforto degli imprenditori che possono solo sperare nella bontà degli annunci dell’Assessore Febbo, più che nella certezza degli atti”.