Assente su tutti i temi importanti che riguardano il nostro territorio, l’On D’Eramo ritira fuori un armamentario di odio, con il caso migranti a Carapelle Calvisio, nell’esclusivo interesse di ridare un poco di luce alla sua offuscata immagine pubblica. Però commette uno dei più classici autogol poiché:
– la struttura di Carapelle Calvisio è stata individuata dal Dipartimento Lavoro e Sociale della Regione Abruzzo, che fa capo all’assessore della Lega Fioretti, lo stesso che ha reso ultima la nostra Regione per il pagamento della Cassa Integrazione, lo stesso che ha privato 233 studenti dell’Università dell’Aquila della possibilità di avere borse di studio.
– la Prefettura dell’Aquila, ricevuta l’indicazione dalla Regione, ha rimesso la questione alla Asl 1 perché ne verifichi l’idoneità sanitaria e le misure di sorveglianza.
Quindi ASL1 e Regione, non il Governo, dovranno esprimersi nel merito.
Tuttavia qualora fosse, i migranti verranno ospitati nella struttura in numero proporzionato alla popolazione residente, sconteranno un periodo di quarantena senza poter lasciare la struttura e poi, sotto il controllo delle autorità italiane, saranno ridestinati altrove secondo gli accordi internazionali.
Abbiamo sempre detto quale politica bisogna seguire per i nostri centri montani (ambiente, turismo, agricoltura di qualità, servizi) e oggi essa diventa ancor più perseguibile proprio per l’effetto della pandemia che irrimediabilmente allontanerà le persone dai luoghi di maggiore afflusso.  Invero tale politica di protezione ambientale è stata sempre avversata dalla destra, come oggi fa in modo confuso e distorsivo con i migranti.
Partito Democratico L’Aquila