Sulla cassa integrazione in deroga la Regione Abruzzo è ferma al palo. Sembra incredibile ma è proprio così: l’Inps ha comunicato di non aver ricevuto neppure una pratica. Siamo a quota zero, mentre circa 54mila lavoratrici e lavoratori abruzzesi aspettano la liquidazione della loro indennità. Come abbiamo più volte denunciato, raccogliendo l’allarme e il grido di dolore da parte delle forze sociali, la Regione si è fatta trovare completamente impreparata: prima l’inspiegabile ritardo nell’attivazione delle procedure; adesso questa incredibile attesa prima dell’inoltro all’INPS delle pratiche ricevute sulla piattaforma online regionale. Adesso basta; c’è un limite a tutto. Fin dall’inizio di questa emergenza, la coalizione di centrosinistra abruzzese, con grande senso di responsabilità, si è astenuta dalle polemiche e ha manifestato piena volontà di collaborazione, dichiarando la propria disponibilità a dare una mano. Per tutta risposta abbiamo dovuto assistere all’atteggiamento irresponsabile di una Regione interessata soltanto a pretestuose polemiche con il Governo Nazionale e prigioniera della sua stessa propaganda. Il lavoratori abruzzesi stanno pagando sulla loro pelle i ritardi, l’inadeguatezza e l’improvvisazione di chi ha la responsabilità di governare l’Abruzzo ma si comporta come se così non fosse. Oggi Marsilio dichiara alla stampa di voler svolgere un ruolo da protagonista, avviando una campagna di confronto con le forze produttive e sindacali. Il governatore è senza vergogna. Si tratta delle stesse forze produttive e sindacali che da settimane chiedono invano di essere ascoltate, che hanno espresso in tutti i modi possibili le loro preoccupazioni per lo stato di incertezza e di confusione delle procedure regionali e che sono state escluse da ogni confronto prima che la maggioranza partorisse una legge sull’economia infarcita di propaganda che lascerà tra le mani delle imprese e dei lavoratori soltanto un pugno di mosche. E’ ora di scendere da Marte e capire che la misura è colma. Così non si governa una Regione come l’Abruzzo. Siamo stufi di assistere all’irritante spettacolo di chi pensa soltanto a mettere a disposizione una cassa di risonanza a Meloni o Salvini, mentre gli abruzzesi sono costretti a pagare il prezzo di questo disastro. Si provveda immediatamente a colmare il ritardo, convocando le parti sociali e dando finalmente risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori che da troppo tempo soffrono l’inaccettabile inconcludenza del Governo regionale.


Michele Fina – Segretario Regionale PD Abruzzo
Daniele Marinelli (Resp. Economia e Lavoro PD Abruzzo)
Daniele Licheri – Segretario Regionale Si Abruzzo
Fabio Ranieri e Tommaso Di Febo (Coordinatori Regionali Articolo Uno Abruzzo)
Giorgio D’Ambrosio – Segretario Regionale Psi
On. Camillo D’Alessandro – Deputato