“La nostra condivisione e il nostro appoggio sono totali. Questo governo regionale oltre a mostrarsi abbondantemente incapace di gestire l’emergenza sanitaria, economica e sociale riesce, persino in questa difficile fase, a ricreare di continuo le occasioni per fare propaganda. E’ un cinismo che non ha eguali”: lo dichiara Chiara Zappalorto, vicesegretaria del Partito Democratico abruzzese, a proposito dell’iniziativa, una lettera inviata alla Regione Abruzzo, di Associazione per gli Studi giuridici sull’Immigrazione (Asgi), Arci Abruzzo e Molise, Cgil Abruzzo Molise, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) e Legacoop Abruzzo. Le organizzazioni, esaminate le modalità di erogazione del bonus alle famiglie in difficoltà, ritengono che i requisiti previsti “comportano l’esclusione di numerosi cittadini stranieri e la delibera è dunque illegittima”. Il provvedimento in questione è la Dgr n. 193 del 10 aprile 2020.

Per le organizzazioni la delibera è illegittima perché viola numerose norme, tra cui il Testo unico sull’immigrazione. Zappalorto, ricordando che, “non a caso, nelle linee guida della Presidenza del Consiglio sulla distribuzione delle risorse per l’emergenza assegnate ai Comuni, sono elencate le numerose ragioni legali che vietano la discriminazione degli stranieri nella distribuzione degli aiuti, ragioni che non possono che valere anche nel caso del bonus regionale” spiega che “l’iniziativa delle associazioni è necessaria, la sosteniamo in tutte le sedi, a cominciare da quella istituzionale: presenteremo a breve un’interrogazione in Consiglio regionale. La legalità va ripristinata, così come un minimo livello di umanità e buon senso. Il bonus è una misura emergenziale, e come tale deve essere a beneficio di chi è in difficoltà, ovviamente a prescindere dalla nazionalità”.