“Fortunatamente ha avuto soltanto poche ore di vita l’emendamento vergogna della Lega, primo firmatario Salvini, che tutelava esclusivamente i datori di lavoro di fronte alla gestione dell’emergenza Coronavirus, scaricando responsabilità civili e penali sulle spalle dei medici e degli operatori sanitari”: comincia così la dichiarazione di Daniele Marinelli, responsabile Economia e lavoro del Partito Democratico abruzzese.

Per Marinelli si tratta di “una proposta irresponsabile e irricevibile che delegittimava proprio le categorie che con il loro sacrificio stanno tenendo in piedi il nostro sistema sanitario, offrendo un contributo enorme per contenere e sconfiggere il virus, spesso senza poter usufruire di sufficienti dispositivi di protezione personale e troppe volte al prezzo della loro stessa salute. Un pugno nello stomaco che ha immediatamente generato sconcerto e giuste reazioni, in particolare nel mondo sindacale, tanto da costringere i firmatari a fare marcia indietro, ritirando un emendamento che aveva il sapore amaro dell’insulto. Come spesso capita, la retorica e la propaganda – di cui il leader della Lega è maestro indiscusso – si arrestano bruscamente di fronte alla realtà, rivelando un pericoloso mix di incompetenza, insensibilità e inciviltà, di cui almeno in questa occasione avremmo fatto volentieri a meno.  Qualche giorno fa il senatore Salvini in una delle sue esternazioni sui social dichiarava che per la ricostruzione ci sarà bisogno dei migliori, chiedendo a ognuno di valutare se i migliori siano già tutti al lavoro o se altri andranno coinvolti. Al riguardo c’eravamo già fatti un’idea, ma a seguito di questa ridicola vicenda quell’idea è diventata una certezza: per ripartire l’Italia avrà bisogno di una grande mobilitazione di energie e competenze e l’emendamento vergogna della Lega chiarisce perfettamente di chi e di cosa il nostro Paese non avrà certamente bisogno”.

Sullo stesso argomento, e con un approccio opposto a quello di Salvini,  la deputata Stefania Pezzopane sottolinea che “noi siamo impegnati a tutelare – anche dal punto di vista penale e civile – il lavoro svolto durante questa drammatica pandemia da medici, operatori sanitari e tecnici. Il Partito Democratico in Senato, con un emendamento al decreto Cura Italia, a prima firma del capogruppo Andrea Marcucci, punta a contrastare e prevenire azioni – che non appaiono motivate – di alcuni singoli legali (sconfessati anche deontologicamente dai loro organi rappresentativi) e a tutelare l’ammirevole lavoro e il sacrificio svolto dai sanitari negli ospedali e nel territorio contro il Coronavirus. L’Italia vede e tocca con mano ogni giorno il sacrificio di queste settimane di pandemia che già tanto dolore ha causato a migliaia di famiglie. In sostanza, l’emendamento PD prevede che le/gli operatori della sanità potrebbero rispondere civilmente o penalmente – per tutti gli eventi avversi verificatisi durante l’emergenza epidemiologica – soltanto in caso di colpa grave, condotte finalizzate intenzionalmente alla lesione della persona, violazione dei principi basilari della professione”.