Di seguito un comunicato stampa del Partito Democratico della provincia di Chieti: “Raccogliamo le preoccupazioni espresse da sindaci, sindacati e operatori che in provincia di Chieti vivono l’area dell’automotive, tra le più industrializzate e con maggiore concentrazione di operai del mondo, circa l’attività delle fabbriche nella lettera al Presidente della Regione Abruzzo. Riteniamo inaccettabile che un Presidente della Regione Abruzzo si affidi alle aziende, e molte per coscienza hanno sospeso o ridotto al minimo l’attività, o al volontariato per le mascherine e i dpi agli operatori sanitari, o al governo centrale per imporre la chiusura delle attività non indispensabili senza che lui stesso e con lui gli Assessori alle Attività Produttive e alla Sanità, Mauro Febbo e Nicoletta Verì, si assumano la responsabilità di prendere la decisione o di comunicare chiaramente se hanno timori, notizie e soluzioni. La salute dei lavoratori e dei cittadini è una priorità. E non può essere lasciato sulle spalle dei privati e delle imprese. Al Presidente Marsilio chiediamo pertanto di chiudere con effetto immediato le fabbriche di beni non indispensabili della Val di Sangro e del Vastese, sentendo le aziende per programmare rischi e sostegni alla produttività e all’occupazione. I casi positivi al Covid-19 in Regione continuano ad aumentare in maniera esponenziale e non vediamo una organizzazione definita nella gestione degli ospedali e negli interventi di potenziamento sanitario. Data una sanità che non si mostra in condizione di salvare tutti i bisognosi non possiamo che chiudere fabbriche, prima che sia troppo tardi, facendolo per decreto e alleviando quindi le responsabilità dei datori di lavoro. Come hanno fatto altre regioni. Gli ospedali stanno già andando in sofferenza sorretti dal solo personale medico, sanitario ed esterno. Per ulteriori aggravi sui posti disponibili ad oggi negli ospedali limitiamo i contagi. Abbiamo chiesto agli eletti Pd e del centrosinistra in Regione di informarsi e monitorare il caso”.