La deputata aquilana Stefania Pezzopane dichiara: “È il secondo anno della pandemia, ma per me è anche l’anno della conquista del nostro Pnrr. Un anno difficilissimo il 2021, ma anche carico di cose positive e rivoluzionarie per il nostro territorio. Sono felice di quanto sono riuscita ad ottenere, delle battaglie e dei risultati, di quanto sono riuscita a portare a casa dalla Capitale. Il lavoro è stato incessante, tenace, ma ne valeva davvero la pena. I numeri parlano chiaro, la mia presenza in Parlamento è stata costante con oltre il 90% di presenze, le due proposte di legge a mia prima firma – una approvata e l’altra il “codice della ricostruzione” incardinata in commissione Ambiente -. 1877 emendamenti in questi anni, di cui numerosissimi nel 2021 con numerosi approvazioni o riformulazioni  in particolare su e per la ricostruzione post terremoto. E poi i question time in aula con i ministri su call center INPS internalizzazione e per l’intervento del governo su bollette e rincaro prezzi materiali energetici, e poi interrogazioni, mozioni, risoluzioni sui problemi dell’Abruzzo e dell’Aquila su sanità, sociale, lavoro, infrastrutture. Gli emendamenti ed odg approvati per bloccare il rincaro delle tariffe autostradali e tanto altro ancora. Ma è stato per me indubbiamente l’anno del Pnrr. A gennaio il primo grande risultato quando Conte portò in aula il primo PNRR con il fondo di 1 miliardo e 780 milioni per le aree terremotate 2009 e 2016/17. Avevo  chiesto che L’Aquila potesse avere una nuova possibilità, che bisognava programmare uno sviluppo nell’ area appenninica terremotata comprendendo anche il cratere 2009. E Conte mi diede ragione. Poi ad aprile con Draghi il passaggio nel fondo complementare e quindi le norme di semplificazione e l’istituzione della Cabine di regia a guida Legnini con poteri di ordinanza anche per Carlo Presenti che così agisce alla stregua di un commissario e con CasaItalia, le regioni ed i sindaci. Quando è stato approvato mio emendamento che ha istituito la Cabina di regia, il Sindaco dell’Aquila, avrebbe dovuto dire grazie della grande opportunità, si limitò a dire che non sapeva nulla. Infatti lui a Roma è all’opposizione di tutto e non sapeva nulla nemmeno del fondo di un miIiardo  e 780 milioni che voglio ricordare fa parte di provvedimenti approvati sempre con il voto contrario del partito della Meloni, di Marsilio e dello stesso Biondi. Ogni giorno la Cabina di regia comunica decisioni che si possono prendere grazie al mio lavoro, al mio impegno ed alle mie proposte, tra cui appunto l’istituzione del fondo e della Cabina di regia. Sarebbe bene non trasformare questo fondo in un bancomat e seguire strategie territoriali. E poi sono stati molto importanti gli emendamenti per semplificare l’edilizia pubblica, le scuole e la privata con la deroga sulle lievi difformità. L’elenco è lungo, lunghissimo, ne sono felice e soddisfatta. Ed a gennaio col Milleproroghe ho già preso alcuni impegni da far approvare. Mi chiedete cosa farò nel 2022 alle comunali? Il mio impegno alla Camera è straordinariamente soddisfacente e sono una donna molto realizzata. Il centrosinistra – ringrazio partiti e persone che insieme stanno lavorando ad una tavolo di coalizione democratica e progressista –  sta facendo un buon lavoro. Molti mi chiedono di candidarmi, e se la città ti chiama non si può dire di no. Ho dato la mia disponibilità, per fare questo vivace e programmatico combattimento, per vincere le amministrative, per governare L’Aquila, riunirla, tra centro e frazioni, tra frazioni e periferie, tra periferie e comuni del cratere. Unire le idee e costruire un futuro per le giovani generazioni, il Pnrr è uno strumento eccezionale, non per fare un volgare marchettifico prelettorale, ma per costruire strategie di sviluppo e creare lavoro. L’obiettivo di questa larga coalizione è quello di vincere e governare, per vincere ci vuole la persona più forte, più capace di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, di immergersi nei problemi senza sfuggire ad essi, e di andare in ogni luogo, passo dopo passo con la gente e per la gente. Di parlare la loro lingua, e di fare un racconto onesto dell’oggi e del domani,  senza retropensieri. Senza recriminazioni o desideri di vendetta. Ma con il gusto di sfidare degli incapaci e mettere L’Aquila in sicurezza ed in prospettiva del mondo nuovo che sta arrivando. Per questo ho dato la mia disponibilità”.