Fina spiega che “si tratta di lavoratrici e lavoratori impegnati nella costruzione di nuove opere, nella manutenzione di scuole e strade, nel settore delle pulizie o delle mense in uffici pubblici, ospedali, università. E’ un risultato fondamentale che mette al centro i loro diritti, nel solco di una battaglia che per il Pd è decisiva, di identità: quella per il lavoro”.
Le misure a loro tutela sono quelle che riguardano gli appalti e i subappalti. Tra queste: la disposizione che stabilisce che vale sempre in caso di subappalto il contratto collettivo delle organizzazioni più rappresentative; l’obbligo per le imprese di rispettare il Durc di congruità, ovvero denunciare un numero congruo di lavoratori per svolgere quel lavoro o servizio; l’introduzione di una quota minima di donne e giovani assunti da rispettare per chi parteciperà alle gare e agli appalti pubblici; la previsione di maggiori controlli da parte delle stazioni appaltanti per evitare infiltrazioni mafiose o per garantire più controlli sui cantieri e nei posti di lavoro.