Ospite della trasmissione “L’aria che tira” stamattina su La7 durante un’inchiesta sulla sanità abruzzese, Marco Marsilio ha dato l’esempio di come non dovrebbe comportarsi un amministratore davanti alla denuncia di un problema ormai conclamato.
Dopo aver dato dell’ “irresponsabile” al conduttore della trasmissione per il solo fatto di aver sollevato il tema, il presidente della giunta regionale ha tacciato di “vigliaccheria” un medico che – intervistato col volto oscurato – riferiva di una situazione difficile per quanto riguarda i farmaci in un ospedale abruzzese.
Quindi si è lanciato in una strenua difesa dei direttori generali delle ASL da lui nominati, quasi fossero dei marziani appena sbarcati sulla terra e non i massimi responsabili delle strutture che hanno creato una voragine di debiti vicina ai 200 milioni di euro, denunciando poi il presunto caso di un farmaco pagato 24 volte il dovuto, evidentemente da strutture che lui stesso ha nominato: ci piacerebbe sapere dove, come e quando questo sia potuto accadere.
Infine è precipitato nel ridicolo allorché – davanti alla molteplici criticità emerse nell’inchiesta di La7 e alle contestazioni dei giornalisti presenti in studio – ha alluso a presunte nomine politiche in Rai e alla Corte Costituzionale, tranne poi fare un rapidissimo dietrofront, evidentemente consapevole di aver detto un’enormità.
Da scolpire nel marmo l’espressione corrucciata del presidente mentre una delle intervistate ripeteva: “Il governatore può dire quello che vuole ma la sanità all’ospedale dell’Aquila non funziona”.
Se Marsilio pensa di rappresentare così l’Abruzzo, dobbiamo solo auspicare che non venga più invitato in alcuna trasmissione. Quanto alla sanità, ci auguriamo che la figuraccia rimediata oggi a La7 lo faccia riflettere sulla pessima qualità del suo operato.
Quello che è emerso dall’inchiesta è di una gravità inaudita: basta con la propaganda e con affermazioni del tipo “abbiamo fatto anche cose buone” (ripetuta persino stamattina). La destra prenda atto della realtà e smetta di dire bugie. Siamo in una condizione drammatica: quando si chiede ai pazienti di comprare i farmaci e portare le pile da casa per le apparecchiature medicali, si sta andando dritti verso il baratro.
Se la destra, tra disattenzioni e silenzi, ha in mente un sistema sanitario in cui si curano solo i ricchi, contrasteremo questo disegno con ogni mezzo a disposizione. In Parlamento, in Consiglio regionale, in tutti i luoghi delle istituzioni e nelle piazze, con tutti gli strumenti che la politica e la legge ci mettono a disposizione.
PD Abruzzo