Quel che resta dell’Amministrazione Perazzetti, non contenta della magra figura in Consiglio Comunale, è convinta (però a torto) di poter “rigirare la frittata” senza troppe difficoltà, svestendo i panni di Amministrazione e trasformandosi in opposizione delle opposizioni, imponendo una rilettura personalistica dei fatti, spacciandola per buona e offrendo una ricostruzione postuma confusa e contraddittoria che fa rabbrividire.

Ad emendare la risoluzione delle opposizioni che si proponevano di bloccare la procedura per la realizzazione del biodigestore a Piano di Sacco, a favore di una rivalutazione a livello provinciale della migliore localizzazione nell’area metropolitana (come previsto realmente dal progetto di fusione), è stata l’assessore alle partecipate Rapagnetta, che di fatto ha stravolto e svuotato di contenuto l’iniziativa dell’opposizione, andando a deliberare qualcosa che è già previsto dalla legge.

Inoltre, non essendo stata in grado di esprimere una propria posizione sul biodigestore, ha scaricato la responsabilità sull’Amministrazione Florindi, proponendo una ricostruzione del tutto errata e fuori da ogni norma.

Ecco come stanno realmente le cose:

Il 30/11/2017 l’Amministrazione Florindi delibera l’approvazione del nuovo statuto di Ambiente e la presa d’atto del documento di lavoro (ottobre 2017) – cfr stralcio.

A pagina 19 del detto documento (acquisito presso gli uffici comunali, quello effettivamente richiamato nel progetto di fusione e non quello menzionato dall’Assessore Rapagnetta) quanto all’ipotesi di un impianto di digestione anaerobica, in valutazione, da realizzare all’interno dell’area metropolitana di Ambiente si parla non di Piano di Sacco, come impropriamente riferito nel corso del Consiglio Comunale dall’assessore Rapagnetta, bensì di Colle Cese; si ipotizza nel documento anche il potenziale previsto dell’impianto di  30.000 t/anno di FORSU + 5.000 t/anno di frazione verde (non quello che si propone attualmente).

Il 07/06/2018 il Consiglio comunale, richiamate sempre le medesime valutazioni strategiche, quelle di ottobre 2017 non il documento letto impropriamente dalla Rapagnetta, approva il progetto di fusione, che si pone l’obiettivo strategico di promuove, all’interno dell’ATO per la gestione integrata dei rifiuti e nello specifico dei sub ambiti provinciali, processi di riorganizzazione aziendale per favorire il risparmio dei costi e incremento dell’efficienza a favore delle collettività servite.

È tutto scritto e documentato. Lo stesso Ex Sindaco Florindi e tutta la passata Amministrazione (Patrizia Longoverde compresa, attuale Consigliera di opposizione) presero posizione e spiegarono i progetti su Piano di Sacco.

Carta canta, sì, ma non le parole che vorrebbe far passare la Rapagnetta, che, per niente capace del gioco delle tre carte, rivendica una chiarezza e coerenza che evidentemente non è riuscita a trasmettere.

Ci dicesse lei che ora amministra e lo fa da oltre tre anni se è favorevole o meno alla localizzazione a Piano di Sacco del biodigestore anaerobico; se è d’accordo con il metodo che è stato seguito per quella localizzazione; perché è di questo che si discute, è questo che abbiamo contestato.

Se proprio vuole, l’ex Assessore Ing. Ambientale che ha un nome e cognome cioè Alice Fabbiani, potrebbe aiutarla a ricostruire il passato, chiamando anche ex Amministratori.

E se proprio ha voglia di dissertare sui social, se le avanza del tempo, può anche spiegarci le ragioni della lievitazione dei costi di gestione di Ambiente degli ultimi anni, dello squilibrio economico del cantiere di Città Sant’Angelo, del motivo per cui sono stati trasferiti dopo tanti tentennamenti dei dipendenti a Pescara, perché hanno deciso di rafforzare il peso di Pescara all’interno del Cda appoggiando la modifica statutaria, del preavviso di rigetto pervenuto dall’Anac a Ambiente. Amministrare significa anche scegliere e non nascondersi dietro a pareri e finte responsabilità passate.

 

 

Per il Gruppo consiliare “Insieme per Città Sant’Angelo – Partito Democratico”:

Antonio Melchiorre

Patrizia Longoverde

Mauro Patrizii

Catia Ciavattella

 

Per “Sinistra Italiana – Circolo “Fernando Fabbiani”:

Alice Fabbiani