“La Lega in Commissione Cultura, boccia la riforma dell’assessore D’Amario e la maggioranza di centrodestra va in frantumi, dimostrando tutta l’inadeguatezza al governo della Regione Abruzzo. Abbiamo assistito a una vera e propria sfiducia da parte del gruppo della Lega nei confronti dell’Assessore di Forza Italia Daniele D’Amario durante la seduta di oggi a cui erano approdati due progetti di legge diversi sullo stesso argomento, la riforma del sistema culturale regionale”, così i consiglieri regionali del Pd Silvio Paolucci, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli e Dino Pepe e del Gruppo Misto Marianna Scoccia, a commento dei lavori dell’organismo consiliare.

“I due testi erano iscritti entrambi all’ordine del giorno odierno: il primo proposto dalla consigliera della Lega, Antonietta La Porta e il secondo, di iniziativa della Giunta regionale, di cui era proponente l’assessore di Forza Italia – riprendono i consiglieri – A fronte di tale situazione il presidente Mario Quaglieri ha dato indicazione di scegliere il testo proposto dalla Giunta, dunque quello di D’Amario, ma a quel punto i consiglieri della Lega hanno abbandonato l’aula, compromettendo l’esito del voto. E così, durante la votazione per l’individuazione del cosiddetto ‘testo base’, cioè quello su cui avviare l’iter per l’approvazione in Consiglio, la maggioranza è andata in pezzi: bocciato il testo proposto dalla giunta Marsilio e dando via libera, invece, all’iniziativa legislativa del gruppo della Lega, come nella migliore tradizione dei regolamenti di conti del centrodestra che abbiamo visto più volte accadere e proprio durante i lavori delle Commissioni Consiliari.

Come gruppi di centrosinistra non possiamo fare altro che rimarcare che questo è l’ennesimo esempio di come una maggioranza ormai divisa su tutto continui a vivacchiare incurante dei veri problemi della nostra Regione. Un teatrino fra personaggi che non recitano più la stessa parte, un dissidio tutto interno al centrodestra, con Forza Italia, Fratelli d’Italia e il gruppo ‘Valore Abruzzo’ da una parte e la Lega, dall’altra, che si oppone alle iniziative legislative del presidente Marsilio come se non ci fosse alcuna alleanza o, peggio, come se non ci fosse più alcun interesse comune”.