“Tutto tace dalla Regione sulle scadenze contrattuali di fine giugno alla Trigano: sono ben 120 i contratti al capolinea e circa 30 quelli che l’azienda non rinnoverà di sicuro, ci fanno sapere i sindacati. Eppure avevamo chiesto di attivare alternative alla perdita del lavoro, di mettere in campo strategie per evitare sofferenze alle aziende, come quella di Paglieta, che ha penuria di commesse, ma un elevato livello produttivo, simbolo di un paradosso in cui, senza iniziative, verranno a trovarsi tante aziende abruzzesi, specie nell’automotive”, così il capogruppo regionale Pd, Silvio Paolucci che annuncia un’interpellanza per coinvolgere l’esecutivo.

“Non è pensabile che la Regione resti ancora inerte – dichiara Paolucci – e, soprattutto, non attivi delle strategie capaci di rispondere alle esigenze del territorio. Servono interventi a sostegno sia della produttività e sia del lavoro, perché ci troviamo di fronte ad aziende che non vivono vere e proprie crisi, infatti la produzione del Van in Provincia di Chieti occupa circa 600 persone fra dirette e indotto ed è in crescita, ma nonostante la richiesta e gli ordinativi, sono a rischio numerosi posti di lavoro: sono già circa 80 ler persone che hanno perduto il lavoro, altri 30 posti sono a rischio a fine giugno e a fine agosto ci saranno ulteriori scadenze di contratti. È urgente salvaguardare i lavoratori, bisogna farlo istituendo un tavolo capace di occuparsi anche delle questioni dell’approvigionamento di materie prime dai fronti caldi del mondo e e del sostegno alla transizione energetica che è un passaggio cruciale per molte aziende. Non è pensabile l’inerzia di oggi, perché tutto ciò accade in un mercato che sta conoscendo una nuova espansione per le maggiori richieste di van da parte del pubblico italiano ed europeo. C’è, di conseguenza, il rischio di non riuscire a rispondere al mercato appena ci sarà la disponibilità dei materiali, per via della perdita di posti di lavoro, mettendo così l’intero comparto presente abruzzese in difficoltà”.

“Non è pensabile che si alternino periodi di cassa integrazione a periodi di lavoro, in queste condizioni non c’è crescita, si va solo a perdere produttività e lavoratori – aggiunge il segretario provinciale Pd, Leo Marongiu – vanno sentiti i sindacati, che suggeriscono una via per coinvolgere le istituzioni e portarle sul campo, sia attraverso il tavolo dedicato al Dicastero per lo Sviluppo, sia l’attivazione di azioni a livello regionale. C’è urgente bisogno di risposte che arriveranno dall’interpellanza PD a livello regionale, ma anche con l’interrogazione parlamentare che il senatore Luciano D’Alfonso si prepara a fare. Indispensabile usare tutti gli strumenti per attivare ammortizzatori sociali a tutela della forza lavoro, ma anche di un piano, condiviso con il settore, perché l’Abruzzo non viva lo svantaggio di trovarsi indietro, rispetto alle altre regioni. Perché oggi è questo ciò che sta accadendo”.