Il comprensorio montano di Prati di Tivo, nel Comune di Pietracamela, è meta di turisti e sportivi durante tutto l’anno avendo un buon apparato ricettivo di strutture alberghiere oltre che la bellezza e suggestione dei paesaggi di cui la natura lo ha dotato. Costituisce, insieme a Prato Selva, nel Comune di Fano Adriano, la principale località di turismo montano del versante teramano del Gran Sasso.
L’allora Giunta Regionale di Centro Sinistra, sollecitata anche dalla precedente amministrazione provinciale, sempre di centro sinistra, intercettò importanti risorse per la valorizzazione di questo comprensorio.
· Euro 1.100.000 PIT TERAMO. Valorizzazione e miglioramento della ricettività turistica in provincia di Teramo. Lavori di adeguamento e messa in sicurezza della “Strada della montagna” S.P. 43 dei Prati di Tivo anno 2016
· Euro 1.100.000,00 – ottenimento dalla Provincia di Teramo di un finanziamento da parte della Regione Abruzzo che ripristinava il finanziamento originario dei fondi FAS ad euro 12.500.000,00.
· Euro 2.000.000 Completamento e ammodernamento del comprensorio sciistico di Prati di Tivo Delibera Giunta Regionale n. 418 del 28 luglio 2017;
· Euro 4.000.000 Delibera Cipe n.12 del 28 febbraio 2018. Eliminazione dei punti neri e miglioramento dell’accessibilità stradale agli impianti sciistici teramani di Prati di Tivo. s.p. n. 43 di Pietracamela, e Sp 43A; quest’ultimi incomprensibilmente mai spesi dalla Provincia Teramo a guida Centro Destra con il Presidente Di Bonaventura.
Finanziamenti dunque per 4.000.000 che risultano ad oggi ancora non spesi, mostrando l’assoluta mancanza di attenzione del Centro Destra al nostro comprensorio. Se a ciò aggiungiamo gli aumenti dei prezzi nell’ultimo anno, il Centro Destra ha creato oltretutto un danno alla Comunità. Se passiamo agli impianti dei Prati di Tivo, l’attenzione non migliora: il Centro Desta ha lasciato questi impianti sempre chiusi d’inverno e negli ultimi due anni anche d’estate cercando di coprire gravi mancanze dietro banali giustificazioni. Anche quest’anno, nonostante la fine dell’emergenza pandemica, la stagione estiva è a rischio ed il comprensorio non può permetterselo. Siamo arrivati oramai al primo giugno e la promessa del Presidente Di Bonaventura fatta in assemblea pubblica davanti agli operatori è già una “pinocchiata”. Non è da meno la Regione Abruzzo del Presidente Marsilio che si preoccupa solo di guardare indietro, ma con occhi ciechi poiché la gestione a guida Centro Sinistra, ha previsto risorse finanziarie e soprattutto ha sempre tenuto gli impianti aperti sia nella gestione estiva che in quella invernale.
Un passaggio a parte merita la questione dei debiti pregressi, argomento usato, da chi governa ormai da anni, nel tentativo di scaricare responsabilità. Ebbene, sono arrivati ad euro 1.421.821 nel 2020 rispetto ali 1.011.057 nel 2018 (ultimo bilancio csx) aumentati del 40% dal Cdx con i risultati che abbiamo sotto agli occhi.
Il futuro? È questo il nostro interrogativo. Come sostenuto già un anno fa è urgente che la Provincia ritorni in gestione della seggio-cabinovia Telemix – La Madonnina e proceda subito alla sua apertura per l’imminente stagione estiva. Bisogna poi uscire dall’impasse dell’attuale procedura di bando, la cui procedura di vendita è stata molto confusionaria e approssimata, stimolando dei veri investitori che tengano a cuore le sorti del nostro comprensorio attraverso un progetto di valorizzazione dello stesso.